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A Trieste centenario Brigata Sassari

A Trieste centenario Brigata Sassari

Formazione militare legata per tradizione a Fvg

TRIESTE, 10 maggio 2015, 19:29

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Uno stretto legame avvicina e unisce Sardegna e Friuli Venezia Giulia". Lo ha affermato oggi a Trieste l'assessore regionale alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Gianni Torrenti, chiudendo la "tre giorni" in regione della Federazione delle Associazioni sarde in Italia (Fasi), dedicata al centenario di costituzione della Brigata Sassari. La "Sassari" - dapprima divisione, poi reggimento e oggi brigata meccanizzata con sedi a Cagliari e Sassari - ha unito per molti anni la sua tradizione con Trieste, come oggi è stato ricordato: nella caserma cittadina di via Rossetti, infatti, i giovani soldati sardi fecero il loro servizio di leva dapprima dal 1926 al 1943 e, quindi, dal 1962 al 1975, lasciando quindi gli spazi della caserma "Vittorio Emanuele III" al reggimento San Giusto, oggi disciolto. Negli ultimi due anni, ha ricordato Torrenti, "abbiamo compreso che la storia della Brigata Sassari è scolpita nella memoria, nei ricordi di tutto il Friuli Venezia Giulia, legata alla Prima guerra mondiale e al sacrificio dei soldati sardi, 'i diavoli rossi' come vennero chiamati, sul Carso, sull'Isonzo e sul Piave nel corso della Grande Guerra". Nel primo conflitto mondiale la Sardegna contò oltre 16 mila morti sui fronti di battaglia in Friuli Venezia Giulia e sull'altopiano di Asiago, 4.000 i morti e 9.000 i feriti solo nella "Sassari", nelle cui fila venne arruolato anche il capitano Emilio Lussu, con quattro Medaglie d'Oro al Valor militare, 400 d'Argento e 500 di Bronzo. "Se cento anni fa il nostro legame è stato consacrato dal sangue, dalle vittime e dall'eroismo dei sardi che nella Grande Guerra che videro la loro terra spopolata in nome del completamento dell'Unità d'Italia - ha dichiarato Torrenti - oggi la nostra amicizia è cementata dalla comune esperienza dell'autonomia e della capacità di autogoverno di due territori gelosi e orgogliosi della propria identità". L'assessore alle Riforme e agli Affari generali della Sardegna, Gianmario Depuro, ha ricordato la costruzione dell'autonomia "nell'ambito di un disegno costituzionale che ci tiene tutti assieme, ognuno con le proprie diversità e le proprie cultura, anche grazie al sacrificio di tutti quei militari sardi che parteciparono alla Grande Guerra".

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