"La crisi della democrazia deve
essere combattuta con più democrazia, non con riforme parziali e
disorganiche, con maggiori autonomie e non con un rafforzato
centralismo. Di fronte a questo siamo pronti a condividere una
battaglia comune per rimettere al centro della politica la
dignità della funzione legislativa". Lo ha detto il presidente
del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau,
rivolgendo il saluto dell'Assemblea sarda alla presidente della
Camera, Laura Boldrini, nel suo secondo incontro ufficiale
durante la tre giorni nell'Isola.
"Oggi la crisi economica sta rafforzando le politiche
centraliste con sottrazione dell'esercizio di funzioni dalla
periferia verso il centro, e in alcuni casi dalla stessa potestà
statale ad altra sovranazionale - ha aggiunto Ganau - L'urgenza
è istituzionale oltre che economica; bisogna accelerare il
processo legislativo senza indebolire la democrazia, l'anti
parlamentarismo ora individua nel Senato il capro espiatorio dei
mali collettivi e nelle Regioni la causa delle inefficienze
amministrative".
Il numero uno dell'Assemblea sarda ha poi ricordato che "la
democrazia rappresentativa ha il difetto di consumare risorse
materiali e spirituali", ma ha sottolineato che il vero costo
della politica è "quello di scelte sbagliate prese per anni
inseguendo il consenso elettorale e piegandosi ad illusioni
semplicistiche ma popolari. Per riconciliare le istituzioni con
i cittadini non serve meno 'politica' ma piuttosto la buona
politica". Così, secondo il presidente del Consiglio regionale,
"gli organismi di secondo grado che andranno a sostituire il
Senato e le Province comporteranno un'accentuazione del peso dei
partiti piuttosto che di quello degli elettori e questo, se da
un lato risponde alla forte richiesta di diminuzione del numero
degli eletti e dei costi della politica, dall'altra umilia la
richiesta di partecipazione democratica".
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