(ANSA) - CAGLIARI, 11 MAR - Slittano a mercoledì 18 marzo alle 10 - anche se il Consiglio viene riconvocato ufficialmente a domicilio - i lavori per l'avvio dell'esame degli articoli sulla legge Casa, il provvedimento che sostituisce il vecchio piano del 2009 non prorogato dopo la scadenza del 29 novembre scorso. Oggi si è chiusa la discussione generale con uno scontro a tutto campo tra maggioranza e opposizione. Il passaggio agli articoli è stato approvato con i soli voti del centrosinistra (27 sì e 18 no).

Entrambi gli schieramenti si sono accordati - come ha spiegato il presidente dell'Assemblea Gianfranco Ganau - per fissare la scadenza per la presentazione degli emendamenti alle 12 di lunedì 16 marzo. La commissione Governo del territorio si riunirà il giorno successivo, il 17 pomeriggio, per l'esame delle proposte di modifica al testo che ha già subito delle trasformazioni nel passaggio in commissione, passando da 53 a 32 articoli rispetto al ddl proposto dalla Giunta, che ad ottobre aveva annunciato un testo snello di 11 articoli.

"Questo provvedimento non vuole rispondere a tutti i punti di un ambizioso programma della Giunta che comprende anche la revisione del Piano paesaggistico regionale e la legge urbanistica, ma ha in parte un carattere emergenziale, come i piani casa che di volta in volta sono stati prorogati - ha detto l'assessore dell'Urbanisticsa, Cristiano Erriu, chiudendo la discussione generale - Siamo sempre stati contrari ai precedenti piani casa - ha chiarito - perchè contenevano anche altro rispetto alle norme che venivano incontro alle esigenze di cittadini e imprese".

"È evidente che il fuso orario di Pigliaru e della maggioranza di centrosinistra è assolutamente diverso da quello della Sardegna, delle imprese e delle famiglie - è andato all'attacco il consigliere Fi, Marco Tedde - La legge è stata presentata con squilli di tromba il 10 di ottobre, è arrivata in commissione l'11 di novembre e arriva in Aula solo oggi. I pesanti diktat del segretario Pd Renato Soru, che ha dimostrato di essere ambientalista nelle aree altrui, e la paralisi del Consiglio indotta dalla legge che ha consentito al centrosinistra di occupare le poltrone delle Asl, hanno bloccato la proroga del piano casa che tutti chiedevano". (ANSA).