Approvato con 26 voti favorevoli,
uno contrario (Mario Floris dell'Uds) e 15 astenuti, il bilancio
interno di previsione del Consiglio regionale da poco più di 71
milione euro, con un trasferimento da parte della Regione di
oltre 66 milioni di euro. Cioè 2,7 milioni in più rispetto a
quanto previsto nella legge di bilancio approvata in commissione
che aveva stanziato 63,331 milioni. L'incremento è stato deciso
con un emendamento presentato in Aula dai Questori.
Già in commissione la dotazione del Consiglio era stata
incrementata con un emendamento da 5,5 milioni rispetto a quanto
aveva previsto la Giunta. "La richiesta di aumento della
dotazione regionale - spiegano i questori Piermario Manca (PdS),
Giorgio Oppi (Ap), Alessandro Unali (Sinistra Sarda) nella
relazione che accompagna il documento finanziario dell'Assemblea
- nasce dalla riforma dell'Irap, approvata nella scorsa
legislatura: la previsione di spesa per l'Irap passa perciò da
1.275.000 euro per il 2014 a 4 milioni e alla diminuzione
dell'avanzo di amministrazione".
L'80% delle voci del bilancio consiliare è destinato a spese
obbligatorie (indennità, vitalizi, retribuzione del personale
interno e dei gruppi, oneri tributari, personale in quiescenza)
cui aggiungere servizi di supporto all'esercizio delle attività
legislative. Il trattamento economico dei consiglieri passa dai
10.620.000 euro (con Consiglio a 80) a 7.850.000 euro (Consiglio
attuale a 60), oltre al taglio del trattamento economico per
consigliere. Una riduzione si registra anche sui vitalizi degli
ex consiglieri, ridotti di 930 mila euro rispetto allo scorso
anno (da 18 milioni 680 mila a 17 milioni 750 mila).
Per il personale dipendente ci sono 14 milioni e 200 mila
euro, con 300 mila euro in più per consentire l'assunzione di
tre persone in base alla legge statale sul diritto al lavoro dei
disabili. Per incentivare l'esodo anticipato del personale sono
disponibili 14,2 mln, con una proposta di 145mila in aumento.
Per i concorsi interni c'è una previsione di 100 mila euro, 50
mila per addestramento e specializzazione del personale, 3
milioni e 800 mila per contributi agli Istituti di previdenza e
assistenza, 1 milione e 700 mila euro per il fondo speciale di
quiescenza (quote a carico del Consiglio), 3,4 milioni di euro
per anticipazione di fine servizio del personale.
E ancora: 80 mila euro per l'assicurazione infortuni, 300
mila per spese per la sicurezza sui luoghi di lavoro, 120 mila
per contributo di solidarietà. Infine, per il personale in
quiescenza, cessato prima del 1 gennaio 2002, ci sono quasi 6
milioni di euro.
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