La nuova strategia della mobilità
in Sardegna passa dall'integrazione dei trasporti su ferro e
gomma ma soprattutto da una razionalizzazione del sistema che
significa cancellazione delle tratte doppie che faranno
risparmiare, dal 2 febbraio, 2,6 milioni di euro all'anno.
Si inizia con l'eliminazione delle corse dei bus Arst nella
direttrice Cagliari-Sassari e viceversa (quattro corse in
sovrapposizione con gli stessi orari dei treni, ma con meno
passeggeri), nella direttrice Sassari-Olbia (una corsa
Turmotravel e una Arst) e nella tratta Oristano-Aeroporto Elmas
(una corsa Frau). Inoltre viene eliminato del tutto il
collegamento con autobus Arst fra Cagliari e l'aeroporto di
Elmas: al suo posto ci sono già 57 treni in partenza dal
capoluogo e 58 in arrivo a Cagliari, con tempi di percorrenza
fra i 5 e i 7 minuti e circa 15 minuti fra l'uno e l'altro.
"Ci siamo resi conto che c'era una grande irrazionalità
nell'assetto dei trasporti interni della Sardegna, sia dal punto
di vista dell'integrazione, che dei servizi e della spesa e
stiamo mettendo il naso su ciascuno dei problemi - ha spiegato
l'assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana -. Avevamo
una serie imbarazzante di sovrapposizioni, con servizi pagati
profumatamente dalla Regione. E se avere la scelta fra il treno
e l'autobus in contemporanea può essere molto comodo, bisogna
poterselo permettere".
Deiana risponde, inoltre, alle critiche arrivate anche dai
sindacati definendole "ingenerose". Il servizio di Arst pagato
con fondi regionali comprende 38 milioni di km con 22 mln di
passeggeri trasportati in un anno.
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