Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

No a sospensiva, tornano ruspe per case abusive Molentargius

No a sospensiva, tornano ruspe per case abusive Molentargius

Lo ha deciso il Tar, verdetto avverso per Lazzarino Porcu

CAGLIARI, 15 gennaio 2015, 09:09

Redazione ANSA

ANSACheck

Tar Cagliari - RIPRODUZIONE RISERVATA

Tar Cagliari - RIPRODUZIONE RISERVATA
Tar Cagliari - RIPRODUZIONE RISERVATA

Due righe di motivazione che valgono una condanna. L'ordinanza di demolizione del Comune è stata adottata "su incarico dell'Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari per dare esecuzione all'ordine di demolizione disposto con la sentenza 13.01.1997 n. 77, confermata nei successivi gradi di giudizio". Insomma, per i giudici del Tar Sardegna non ci sono i margini per sospendere l'intervento delle ruspe a Molentargius, almeno per quanto riguarda la casa abusiva di Lazzarino Porcu (difeso dagli avvocato Eulo e Paolo Cotza).
    L'altra metà della villetta, anch'essa abusiva secondo Comune e Procura, è invece di proprietà del fratello Giancarlo: a lui i giudici amministrativi avevano concesso una sospensiva cautelare il 10 dicembre, sino alla decisione nel merito del suo ricorso fissata per il 18 marzo. Decisione che, invece, non è arrivata oggi per Lazzarino con l'ordinanza firmata dal collegio presieduto da Francesco Scano (a latere Antonio Plaisant e Alessandro Maggio), nonostante i legali avessero dato battaglia, anche a causa della natura dei due edifici: fanno parte di un unico fabbricato e, almeno secondo il loro consulente tecnico, in caso di demolizione del primo si danneggerebbe irreparabilmente anche il secondo.
    Ora dunque si riaccendono i motori delle ruspe a Medau su Cramu, nel cuore dell'oasi naturalistica e super-protetta di Molentargius, dove i due fabbricati sarebbero stati costruiti violando i rigidi vincoli che determinano l'inedificabilità all'interno del parco. Scontato, a questo punto, un ricorso immediato al Consiglio di Stato, mentre anche la Procura affila le armi, pronta a nominare dei propri periti per verificare la possibilità di procedere ad una demolizione mirata della porzione di bifamiliare per la quale l'ordine non è stato sospeso.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza