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Oristano,in migliaia a Marcia della Pace

Oristano,in migliaia a Marcia della Pace

Presenti anche mille studenti e 200 migranti richiedenti asilo

ORISTANO, 20 dicembre 2014, 20:34

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il racconto delle persecuzioni dei gruppi integralisti islamici contro i cristiani, ma anche e soprattutto quello dei gesti, seppur minimi, di dialogo e di collaborazione che arrivano dal fronte cristiano e da quello islamico. Padre Pierbattista Pizzaballa, il frate francescano custode della Terra Santa e oratore ufficiale della ventottesima edizione della Marcia della Pace che si è svolta questo pomeriggio a Oristano, ha interpretato da vero costruttore di pace il tema, "Pace per i cristiani", della manifestazione promossa dalla Diocesi di Ales Terralba in collaborazione con la la Caritas regionale, il Centro Servizi per il volontariato Sardegna Solidale, l'Ufficio regionale della Pastorale sociale e del Lavoro e le Diocesi e il Comune di Oristano. "Questi gesti - ha detto - sono molto importanti perchè ci danno ancora la possibilità di sperare. Ci sono tanti cristiani che lasciano la loro terra e le loro famiglie per sfuggire alle persecuzioni, ma anche tanti che scelgono di restare e che vogliono ancora credere nella vita e avere fiducia negli altri", ha detto ancora ringraziando i partecipanti alla marcia "per questa bella esperienza di solidarietà". Alla marcia assieme alla Chiesa sarda, alla Caritas, al mondo del volontariato e della solidarietà, assieme a più di mille studenti arrivati a Oristano da tutta la Sardegna proprio per imparare la solidarietà, c'erano anche 200 richiedenti asilo, provenienti proprio da alcuni dei paesi più colpiti in questo momento dalla mancanza di pace, Eritrea, Pakistan, Irak, Siria, Corno d'Africa, Africa subsahariana e altri ancora. La marcia è partita poco dopo le 15 dal grande piazzale della Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista nel quartiere di San Nicola e il lungo corteo si è snodato interamente per le vie della città fino a raggiungere la piazza del Duomo, dove si sono tenuti i discorsi ufficiali, preceduti da due canti dei Tenores di Bitti dedicati proprio al tema della pace. Prima di padre Pizzaballa è intervenuto anche l'arcivescovo di Oristano Ignazio Sanna, che ha lanciato il piccolo ponte di pace che la Diocesi di Oristano vuole costruire per dare un aiuto concreto alle famiglie irakene perseguitate per la loro fede cristiana. Ogni parrocchia si gemellerà con una di queste famiglie e secondo le proprie possibilità offrirà alla famiglia gemellata il sostegno finanziario per uno, tre o sei mesi o per un anno intero.

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