La vertenza Igea sarà affrontata
in un incontro con i sindacati convocato dall'assessore
dell'Industria Maria Grazia Piras per martedì prossimo, 2
dicembre. "La Regione, dall'insediamento della Giunta Pigliaru,
è impegnata con tenacia e coraggio a disegnare un nuovo futuro
per le lavoratrici e i lavoratori di Igea. Questo è il nostro
obiettivo - assicura l'assessore Piras - trasformare Igea in una
società con costi e ricavi in equilibrio".
"Qualche mese fa - ricorda la titolare dell'Industria -
l'azienda era morta a seguito di una mancata gestione che negli
anni ha portato ad accumulare 24 milioni di debiti fino ad
azzerare il capitale sociale. Questa Giunta, che ha ereditato
una situazione disastrosa, ha fatto una scelta ben precisa:
tenere in vita l'azienda e ridarle un ruolo". La Regione si è
così impegnata a garantire risorse adeguate nel bilancio 2015
che consentano di sostenere la procedura concordataria e la
futura riorganizzazione societaria. Per raggiungere l'obiettivo,
il nuovo commissario liquidatore, Michele Caria, che sarà presto
pienamente operativo, elaborerà un piano di concordato che porti
l'azienda a un equilibrio finanziario.
Il piano dovrà consentire a Igea di svolgere l'attività
prevista: in primo luogo, la messa in sicurezza delle miniere e,
progressivamente, anche le attività di bonifica. Il risanamento
di Igea, come condiviso con i sindacati, passa anche attraverso
il percorso d'incentivo all'esodo che dovrà concludersi entro il
2014. Intanto andrà avanti l'analisi organizzativa per
migliorare l'assetto complessivo della società con il
coinvolgimento di nuovi tecnici e manager e il ricorso a
percorsi di formazione e riqualificazione dei dipendenti.
Assessorato e azienda stanno nel frattempo accelerando le
procedure che rendano possibile il pagamento di lavori già
effettuati per permettere a Igea di corrispondere le
retribuzioni. L'assessorato dell'Industria, infine, segue con
attenzione la protesta delle lavoratrici che occupano la miniera
di Monteponi ma condanna con decisione ogni ricorso all'uso
della violenza.
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