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Sardegna
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Esplode la rabbia degli edili

Oltre mille su statale 131 ad Abbasanta

di Francesco Pinna

(ANSA) - ABBASANTA, 27 NOV - La rabbia degli edili sardi è esplosa oggi con una manifestazione sulla statale 131 all'altezza di Abbasanta, che ha creato non pochi problemi alla circolazione. Più di 2000, secondo gli organizzatori hanno sfilato. Lavoratori, disoccupati, cassintegrati e pensionati del settore delle costruzioni arrivati al Nuraghe Losa di Abbasanta da tutta la Sardegna per la giornata di lotta proclamata dai sindacati di categoria Filca, Feneal e Fillea di Cisl, Uil e Cgil. "Lotta per il futuro e per lo sviluppo" recitava lo slogan dello striscione che ha aperto il corteo che ha percorso la "Carlo Felice" in direzione Cagliari dal piazzale del Nuraghe all'area di sosta Losa, dove il segretario regionale della Filca Cisl, Giovanni Matta, ha urlato la richiesta di "lavoro, lavoro e ancora lavoro" di un settore economico, quello appunto delle costruzioni, che in Sardegna di posti di lavoro negli ultimi cinque anni ne ha persi ben 28 mila, e ha visto la scomparsa di centinaia di imprese. "Manca il lavoro, ma purtroppo a Roma e a Cagliari mancano anche le idee, le strategie e le iniziative concrete per sbloccare la situazione" ha detto chiedendo al governo regionale "meno proclami sulla stampa e più azioni concrete per sbloccare le risorse". Un messaggio chiaro alla Giunta regionale e a Confindustria anche dal segretario generale della Cgil Michele Carrus. "Vi aspettiamo al varco per vedere se vi state meritando la fiducia che i sardi vi hanno dato" ha detto rivolgendosi a Pigliaru e al suo Esecutivo. "Volete solo la liberta di licenziare e per questo vi scorticate le mani ad applaudire il Governo Renzi" ha aggiunto Carrus all'indirizzo degli industriali. Ha chiuso la manifestazione il segretario nazionale della Feneal Uil Emilio Correale, che ha chiesto più dignità e più considerazione per i lavoratori di un settore chiave dell'economia sarda e nazionale come quello delle costruzioni. (ANSA).
   

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