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Riforma sanità: opposizione attacca ma Pigliaru la difende

Riforma sanità: opposizione attacca ma Pigliaru la difende

500 emendamenti minoranza.Governatore,meno Asl e controllo spesa

CAGLIARI, 22 ottobre 2014, 15:47

Redazione ANSA

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Scontro sulla riforma sanitaria: cinquecento emendamenti in arrivo dall'opposizione. L'annuncio arriva dal capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis. "Questa non è una riforma - ha detto - riporta la sanità indietro nel tempo. È tutta da riscrivere". Nel mirino la riorganizzazione del settore nell'isola. "Viene creato un nuovo centro di spesa con nuove direzioni - spiega l'esponente della minoranza - senza però dare risposte sulla qualità dell'offerta sanitaria".
    Per il capogruppo di Fi si dovrebbe subito iniziare a mettere le mani su un nuovo progetto, cominciando a ragionare sull'ipotesi delle quattro Asl. Ma il presidente della Regione Francesco Pigliaru si sente ancora più forte, soprattutto dopo il vertice di questa mattina con la sua maggioranza. La ricetta della sanità del futuro? "Meno Asl - ribadisce il governatore - presenza nei territori più efficiente, spese controllate". E tempi veloci: entro novembre la riforma delle aziende sanitarie.
    "La riduzione delle Asl - argomenta Pigliaru - consentirà di allestire una sistema più semplice ed efficiente, anzi con maggiori servizi sui territori. Inutile avere tanti ospedali se spesso i cittadini sono i primi a rivolgersi a quelli più lontani. Noi vogliamo concentrare le eccellenze. E consentire alle persone di raggiungere facilmente queste eccellenze.
    Dobbiamo cambiare prospettiva. In passato i territori erano convinti che avere una propria Asl significasse difendersi dal centralismo".
    Il presidente difende poi l'Agenzia per le emergenze-urgenze.
    "Assolutamente essenziale", chiarisce. Quindi un occhio attento alle spese. "Sono andate fuori controllo negli anni scorsi - dice - anche a causa della scrittura del patto di stabilità che non prevedeva vincoli. Ora bisogna operare drastiche riduzioni.
    Abbiamo un deficit di 400 milioni, questo è il nostro target".
    La battaglia sul numero delle Asl, secondo il presidente della commissione Sanità Raimondo Perra (Psi) non è il punto chiave della discussione. "Il quadro deve essere chiaro - sottolinea - non è un problema legato a quante e quali Asl. Il numero delle aziende dovrà essere legato alla riorganizzazione degli assetti degli enti locali".
   

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