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Difesa: indipendentisti, giù le mani da Guardia del Moro

Difesa: indipendentisti, giù le mani da Guardia del Moro

Sni: vincerà gente sarda, 13/12 Giunta apra palazzi governo

CAGLIARI, 22 ottobre 2014, 16:35

Redazione ANSA

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Indipendentisti all'attacco contro la decisione del Governo di reiterare per altri cinque anni la servitù militare sul deposito di Guardia del Moro a Santo Stefano, nell'Arcipelago di La Maddalena. Il segretario del Partito dei Sardi, Franciscu Sedda, la definisce "l'ennesima arroganza dello Stato italiano" di fronte alla quale "non si sa se dolersi o felicitarsi". Per Sedda lo Stato "è entrato in un vicolo cieco. Se accetta di negoziare e di dismettere anche una sola piccola parte dei suoi 'possedimenti sardi' perde perché crea un precedente". Se invece "si arrocca nella sua miope arroganza perde perché non può far altro che compattare i sardi attorno alle proprie istituzioni, accomunarli nel sentimento di una slealtà di Stato, una insensibilità nei confronti dei diritti e degli interessi dei sardi, che diventerà presto non solo consenso maggioritario nei confronti delle dismissioni militari".
    Per il coordinatore di Sardigna Natzione Indipendentzia, Bustianu Cumpostu, il Ministero della Difesa "impone", la Regione "resiste all'imposizione", ma alla fine "vincerà" assieme alla gente sarda nella manifestazione del 13 dicembre a Cagliari. "E' il popolo sardo - spiega - il vero soggetto politico con il quale il ministero della difesa si dovrà confrontare. E' uno scontro tra due interessi contrastanti e non conciliabili, tra quelli della natzione sarda impedita e quelli dello stato italiano che la impedisce". Il coordinatore del Sni fa infine un appello alla "gente sarda che governa la regione" affinché il 13 dicembre "aprano alla gente i palazzi del governo regionale e dimostrino che quei palazzi e loro stessi sono funzionali non agli orari burocratici o ai privilegi della casta politica, ma alla gente che lavora".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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