(ANSA) - ROMA, 19 GEN - ''E' evidente dunque che su questa
polemica non solo Junior Cally e le sue rime, ma anche le donne
e il sessismo non c'entrano nulla. Due sono le cose: o si
accetta l'arte del rap, e probabilmente l'arte in generale, che
deve essere libera di esprimersi, e si ride delle polemiche.
Oppure si faccia del Festival di Sanremo un' ipocrita vetrina
del buonismo, lontana dalla realtà e succursale del Parlamento
italiano''. Polemiche e accuse di sessismo anche In merito ai
testi di Junior Cally ma l'artista si dice ''contro il sessismo,
i passi avanti o indietro, e ovviamente - sembra banale dirlo,
ma non lo è - contro la violenza sulle donne''.
La domanda è: ''Non capiamo, inoltre, se la polemica sia di
carattere musicale o politica: della partecipazione di Junior
Cally a Sanremo si ha notizia dal 31 dicembre e tutti i suoi
testi sono disponibili sul web. Mentre del testo di "No grazie"
selezionato al Festival di Sanremo e delle sue rime
antipopuliste si è venuti a conoscenza solo il 16 gennaio da
un'intervista al Corriere della Sera. Il giorno dopo, per pura
coincidenza, si accendono polemiche legate a canzoni pubblicate
da anni in un età in cui Junior Cally era più giovane e le sue
rime erano su temi diverse da quelle di oggi''
Quindi si dice ''antipopulista oggi ad inizio carriera,
scomodare i grandi nomi del cinema, della letteratura e della
storia dell'arte da Tarantino e Kubrick, da Gomorra a Caravaggio
e scrittori come Nabokov e Bret Easton Ellis: l'arte può avere
un linguaggio esplicito e il rap, da sempre, fa grande uso di
elementi narrativi di finzione e immaginazione che non
rappresentano il pensiero dell'artista. Nessuno penserebbe di
attaccare Stanley Kubrick (o Stephen King) per le scene in cui
Jack Nicholson rincorre Shelley Duvall in Shining, perché si
tratta di fiction. Raccontare la realtà attraverso la fiction è
la grammatica del rap. E non solo del rap: la storia della
musica ha tantissimi esempi di racconto del mondo attraverso
immagini esplicite, esagerate e spesso allegoriche''.
Quanto al ''Festival di Sanremo, molti artisti che hanno
calcato il palco dell'Ariston (in gara o come ospiti) hanno
usato frasi più che esplicite: "È andata a casa con il negro la
troia" o "Ti taglio la gola...ti taglio la gola....appena ti
prendo da sola ti taglio la gola!!!" oppure "Sei più bella
vestita di lividi" o ancora: "Bella stronza, che hai chiamato la
volante quella notte... Mi verrebbe di strapparti, quei vestiti
da puttana e tenerti a gambe aperte, finché viene domattina". O
addirittura artisti in gara quest'anno: "L'amore è un po'
ossessione, un po' possesso, carichi la pistola e poi ti sparo
in testa" o co-conduttori all'Altro Festival: "Toccami la gamba,
Passami la bamba, Kyto, Poporoya, Jo sono la tua troia, Milano,
coca, sushi, moda"''. Così come si ricorda la presenza di Eminem
'' accusato di scrivere testi inneggianti alla violenza sulle
donne, in "Kill You", canzone d'apertura dell'album "The
Marshall Mathers LP''. (ANSA).