Sanremo 2018, Mirkoeilcane: 'Il mio canto contro il razzismo'

'Piace anche a bambini. Ho vinto Premio Critica come miei idoli'

dell'inviata Giorgiana Cristalli

'Stiamo tutti bene' ha fatto centro. Ha colpito il pubblico, la critica e inaspettatamente i bambini. "La gioia più grande - racconta all'ANSA l'autore, Mirkoeilcane (al secolo Mirko Mancini) è stata la reazione dei più piccoli. Camminando per le strade di Sanremo, sono stati loro a chiedermi più foto". Del resto il brano, che racconta un naufragio dal punto di vista di Mario, un piccolo migrante, voleva sensibilizzare chi ha occhi più puri ed è, a suo giudizio, "la principale vittima della disinformazione".

Gli adulti, si immagina, "hanno altri strumenti per farsi un'idea sul tema". Ieri in platea al teatro Ariston c'era anche il leader della Lega, Matteo Salvini. "Anche lui ha un'umanità, immagino", si limita a dire il giovane cantautore che non ha voluto dare una connotazione partitica alla sua canzone "che racconta una storia", la stessa che un ragazzo immigrato che lavora in un locale di Roma gli ha riportato come testimone. La soddisfazione più grande - spiega - è stata "un sms da una ragazza adolescente che mi ringrazia perché prima di ascoltare la mia canzone si definiva razzista".

Il primo posto della classifica dei Giovani è andato a Ultimo, romano anche lui, ma Mirkoeilcane (classe '86), oltre al secondo gradino del podio, ha conquistato anche il Premio Enzo Iannacci di NuovoImaie e la targa Pmi (Produttori Musicali Indipendenti) oltre che il prestigioso Premio della Critica Mia Martini. "Era il mio obiettivo - dice - visto che i miei idoli mi hanno preceduto ottenendo lo stesso riconoscimento". Ne cita due: Samuele Bersani con 'Replay' e Daniele Silvestri con 'Aria'. Mirko, che ha già vinto anche Musicultura, si definisce con orgoglio "un cantautore" ed è fiero di poter portare avanti la tradizione della scuola romana, dopo artisti come Claudio Baglioni, Renato Zero, Francesco De Gregori, Antonello Venditti e, in anni più recenti, lo stesso Silvestri, Niccolò Fabi o Simone Cristicchi. Quest'ultimo, nella serata dei duetti, ha accompagnato sul palco fabrizio Moro ed Ermal Meta nella rivisitazione di 'Non mi avete fatto niente'. La capitale, con i suoi locali, è stata la palestra che ha allevato Mirko, giovane talento della Garbatella.

"Non mi monterò la testa - promette - e, anche se ora avrò forse più spettatori, non smetterò di suonare laddove tutto è cominciato. Del resto - conclude - a me piace guardare il pubblico negli occhi". A chi tra mille difficoltà coltiva il sogno di vivere di musica, dice: "Non mollate, anche se è difficile, lo so". Dopo la pubblicazione del nuovo album 'Secondo me', undici tracce in cui prende posizione spaziando su diverse tematiche, partirà il tour nei club italiani.

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