(ANSA) - ROMA, 18 OTT - Una famiglia felice, scene di vita
quotidiana, una bella casa, la colazione fatta in fretta
perche' la bambina rischia di fare tardi a scuola: un piccolo
universo di emozioni e di legami profondi. Un mondo che va in
frantumi per un incidente stradale sulla strada verso la
campagna. .''Nacido y criado'' e' un film di Pablo Trapero,
in concorso alla festa del cinema di Roma, sull'elaborazione
del lutto e sul senso di colpa. Una sceneggiatura originale
scritta da Trapero e che nasce dalle sue paure di padre,
dalla sua apprensione e dal timore di vedere scomparire
all'improvviso quello che ama, proprio come accade
all'inquieto protagonista del film, Santiago (Guillermo
Pfening). ''A volte mi alzo la notte - confessa nella
conferenza stampa seguita alla proiezione | per controllare
che tutto vada bene, che tutto sia tranquillo''. E da questa
angoscia e' nato un film che affronta il dolore della
perdita. Santiago il protagonista, distratto dai capricci
della figlia Josepina, perde il controllo della macchina e
finisce fuori strada in un disastroso incidente. Trapero
smorza la luce sullo schermo che diventa nero per
riaccenderla sul paesaggio innevato del profondo Sud
dell'Argentina: li' Santiago tenta di ripartire da zero,
coltivando l'illusione che il passato si possa cancellare.
''L'idea del viaggio | spiega il regista | coincide con
quella del cambiamento e questo cambiamento e' inserito in un
contesto drammatico. Spostarsi da un luogo all'altro
introduce anche il tema della distanza con il passato e con
il futuro''. Luoghi che influenzano il corso della vita, come
il villaggio dove Santiago si rifugia e dove inizia un
percorso che in un primo tempo sembra portarlo sull'orlo
della follia ma poi sara' il punto di partenza verso
l'accettazione della realta'. ''Mi sono chiesto | racconta |
che tipo di persona scelga per vivere un posto cosi' aspro e
desolato. All'inizio puo' anche apparire bello ma viverci e'
un'altra cosa. E ho pensato che potesse rappresentare un
rifugio piu' che una meta. Infatti, ognuno dei tre personaggi
che si riuniscono nel villaggio (il protagonista trova due
amici, Robert e Cacique), ha alle spalle qualcosa da cui
fuggire''. Un film frutto del lavoro di un gruppo affiatato
dove il ruolo della moglie di Santiago, Milli e' interpretato
da Martina Gusman che, nella vita e' la moglie di Trapero e
anche produttrice esecutiva del film. ''E' stato difficile |
dice - costruire il personaggio che compare solo nella prima
parte e pochi istanti al termine. Abbiamo lavorato e indagato
moltissimo sul percorso umano che porta all'elaborazione del
lutto''. Santiago alla fine scopre che Milly e' viva e che
invece la bambina non e' sopravissuta all'incidente: ''Dal
mio viso si doveva capire che Milly, anche se non si era
spostata da Buenos Aires, aveva fatto lo stesso percorso
esistenziale di Santiago''. Federico Esquerro, Robert nel
film, racconta la propria esperienza e l'amicizia che lo lega
da tempo a Trapero: ''Quando mi chiama sono felicissimo ma
spero che una volta mi proponga di recitare la parte del
dandy o di un lord inglese''. L'attore, in 'Nacido y Criado'
e' dovuto ingrassare e farsi crescere capelli e barba, a
testimonianza dell'abbrutimento dovuto al luogo e al
durissimo lavoro di operaio. Il film, costato un milione e
mezzo e di euro, e' stato prodotto da Rosanna Seregni,
Douglas Cummins e Rocio Freire Bernat. ''Ci avevano invitato
praticamente a tutti i festival | dice Rosanna seregni | e
poi abbiamo deciso di giocarci la carta di Roma. Faremo di
tutto per portare avanti questo film coraggioso e difficile
per il mercato italiano che va in tutt'altra direzione''.
(ANSA)