(ANSA) - ROMA, 19 ott - (di Massimo Sebastiani) - Sara'
anche una Festa popolare, con tanto di giuria fatta di gente
comune, ma alla fine tre premi li assegnera' (miglior film,
attore e attrice) e dunque anche per Roma, come per Venezia,
Cannes e Berlino, e' d'obbligo il tradizionale toto-premi
(o toto-Marc'Aurelio) nel quale, secondo molti, entra di
diritto almeno un film italiano, 'L'aria salata' di
Alessandro Angelini, in attesa ovviamente di valutare 'A
casa nostra' di Francesca Comencini.
Dopo i primi giorni in cui qualcuno aveva parlato di un
concorso troppo 'nascosto' rispetto alle stelle di Premiere
e agli eventi (da Sean Connery a Di Caprio, da Nicole Kidman
a Richard Gere), la qualita' e l' attenzione per la
competizione sono in realta' decollate e a 48 ore dalla
premiazione ufficiale e' gia' possibile fare un primo
bilancio e azzardare pronostici.
Critici, osservatori ma anche il pubblico 'comune', le cui
sensazioni, una volta tanto, dovranno evidentemente essere
piu' vicine a quelle della giuria di quanto non avvenga di
solito, puntano per un riconoscimento su un titolo italiano:
'L'aria salata'. L'esordio di Alessandro Angelini sul
difficile rapporto padre carcerato-figlio educatore,
interpretato da Giorgio Pasotti e Giorgio Colangeli, ha
convinto quasi tutti ma dovra' vedersela con almeno tre
temibili avversari, stando sempre alle reazioni del
pubblico, alle standing ovation e ai minuti di applausi che
a Roma dovrebbero contare davvero: After This Our Exile di
Patrick Tam, This is England di Shane Meadows, Mon Colonel
di Laurent Herbiet.
Si tratta di film molto diversi fra loro e anche questo e'
un segno di vitalita' della competizione romana, senza
contare che della variegata pattuglia di favoriti fanno
parte un esordiente e un maestro che non girava da 17 anni,
un film interpretato quasi tutto da non professionisti e uno
sui fatti d'Algeria scritto da Costa Gavras ma girato da un
quarantenne.
Quest' ultimo, 'Mon colonel', che racconta le torture e i
crimini commessi dall'esercito francese durate la guerra
d'indipendenza algerina nel 1956, e' un omaggio a 'La
battaglia di Algeri' di Gillo Pontecorvo, una riflessione
sul terrorismo, sulle sue cause e su come prevenirlo, ma
anche un richiamo all'attualita' con i casi di tortura in
Iraq e di Guantanamo. After this Our Exile (in originale
Fu-Zi, cioe' padre e figlio) e' un toccante dramma
famigliare sulla dissoluzione di una famiglia in cui un
bambino di otto anni (Ng King-To) che vive in adorazione del
padre e' costretto a crescere in fretta confrontandosi con
le debolezze e gli egoismi dell'uomo, che lo costringe, pur
di guadagnare qualche soldo, anche a diventare un ladro.
'This is England' e' invece una riflessione sul significato
sociale della violenza in un paese dove, come ha spiegato il
regista, ''per crescere bisogna dimostrare di essere un
duro''. Teso e senza sconti anche l'italiano 'L'aria salata'
che potrebbe magari regalare un premio a sorpresa all'
esperto Colangeli.
Fuori dal concorso e dai premi ufficiali della Festa
comunque ci saranno anche il premio Blockbuster per il
miglior film della sezione Premiere (giuria presieduta da
Giovanni Veronesi), il premio Lara per il miglior attore, e
il premio Cult-Fox per il miglior documentario (30 mila
euro).
(ANSA)