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Toledano-Nakache, nuovo cinetandem francese.
(ANSA) - ROMA, 19 ott - (di Maurizio Giammusso) La pattuglia dei registi in tandem e' solitamente composta da fratelli, come i Taviani o i Cohen.
I francesi Eric Toledano e Olivier Nakache (35 e 31 anni) sono invece amici per la pelle da quando, giovani animatori, si incontrarono in una colonia estiva per ragazzini.
Da allora sono cresciuti, hanno preso moglie e fatto figli, ma lavorano sempre insieme e insieme firmano il loro secondo film 'Primi amori, primi vizi, primi baci' (assai meglio in francese 'Nos jours heurex'), che la Festa di Roma lancia nella sezione 'Alice in citta'. ''Questo film - dice il piu' loquace Eric - racchiude i due elementi essenziali del nostro percorso professionale e di vita: ci siamo conosciuti in un'associazione per le vacanze dei bambini ed eravamo entrambi appassionati di cinema.
Quello che abbiamo vissuto durante i nostri soggiorni, prima come bambini , poi come animatori, ci ha lasciato un segno: sono momenti che si ricordano per tutta la vita''. Ecco cosi' un film che in Francia e' piaciuto a tutti gli adolescenti dai dodici ai novanta anni e che - distribuito dalla Filmauro - ha buone chanches di scalare le classifiche italiane, cosi' come ha raccolto a sorpresa un pubblico enorme in Francia.
''Siamo usciti a Parigi nel periodo peggiore - racconta con umorismo Olivier - ovvero nel week end delle finali dei Mondiali.
Per fortuna la Francia ha perso (eravamo i soli a gioirne a Parigi) e qualcuno si e' consolato col nostro film.
Ma poi i biglietti venduti hanno superato il milione e questo vuol dire che ha interessato il grande pubblico e non soltanto qualche gruppo''. La pellicola ricorda un poco - in chiave piu' umoristica e meno sentimentale - il memorabile (per il genere) 'Tempo delle mele'.
Lo animano un gruppo di giovani attori, dove Jean-Paul Rouve e' in evidenza come capogruppo, accanto a Marilou Berry, Omar Sy e altri; e di ragazzini che sembra vivano davanti alla cinepresa.
Insieme interpretano un bel gruppo di vacanzieri, dove i piccoli si aprono all'adolescenza e i grandi (gli animatori) faticano ad allontanarsene. ''A noi interessava soprattutto raccontare questo rapporto fra dei giovani animatori e i ragazzini di cui si occupano'' dicono i due registi; ma perche' lavorare sempre insieme (fra un film e l'altro fanno spot pubblicitari e progettano serial tv), come si fa il cinema a quattro mani? ''La verita' - risponde Eric Toledano - e' che insieme ci divertiamo di piu', scherziamo, facciamo battute; e poi questo e' un buon modo per ridimensionare il nostro ego: una cosa che mi pare molto necessaria nel mondo del cinema''. ''Grazie a Dio eravamo in due quando abbiamo girato il nostro primo film ('Je prefere qu'on reste amis'): avevamo Gerard Depardieu nel cast e da soli chi ce l'avrebbe fatta?'' E' piu' difficile girare con Depardieu o con cinquanta ragazzini? ''Forse con Depardieu; con i ragazzini il problema era un altro: non dare l'impressione che stavamo 'rubando' loro qualcosa, i dialoghi o gli sguardi.
Non e' un film verita', e' tutto scritto.
E con questa commedia volevamo condividere con il pubblico quel comune sentimento di leggerezza, gioia e nostalgia che segna tutti coloro che hanno condiviso le stesse cose: e' un'esperienza umana, un ricordo dolcissimo, un pezzo di vita indimenticabile''. (ANSA)
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