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''Nacido y criado'', un uomo e il suo lutto.
(ANSA) - ROMA, 18 ott - Un film che narra il difficile cammino di un uomo alle prese con l'elaborazione di un lutto: 'Nacido y criado', presentato in concorso alla Festa internazionale del cinema di Roma, non passera' inosservato.
La regia e' dell' argentino Pablo Trapero e il suo primo film, 'Mundo grua', uscito nel 1999, ha partecipato al Festival di Venezia ed e' stato presentato a numerosi festival internazionali, vincendo diversi premi. Il protagonista e' Santiago (Guillermo Pfening), restauratore di mobili antichi ed interior designer, un giovane che conduce una vita agiata grazie all' atelier che gestisce con successo con la moglie Milly (Martina Gusman).
A completare il quadro felice c'e' la loro bambina, Josefina.
Ogni cosa scorre con regolarita', senza sorpresa alcuna.
Nondimeno, nell' intimita' della sua casa, Santiago prova una sorta d'inquietudine nonostante l'apparente benessere.
Poi, la tragedia: un incidente stradale scuote e sconvolge dal profondo la vita di Santiago.
Lo schermo si fa buio.
Poi troviamo il protagonista irriconoscibile, nel profondo Sud dell' Argentina, in un paesaggio gelido.
Fa l'operaio in uno sperduto aeroporto: il suo lavoro, le condizioni di vita, lo fanno precipitare sempre piu' giu': ai confini con la follia, decide di combattere.
Tormentato dagli incubi, dalle visioni della macchina in fiamme dove lui crede abbiano perso la vita sia la moglie che la figlia, il corpo dolorante e devastato, Santiago lentamente riaffiora.
Scoprira' una realta' diversa e ritrovera' sua moglie ma non la figlioletta.
E' dunque un viaggio complesso, difficile, tormentato, attraverso un lutto.
Un viaggio non inutile ma necessario per poter lentamente tornare alla vita.
(ANSA)
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