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Meadows, mi racconto giovane skinhead.
(ANSA) - ROMA, 18 OTT | C'e' la vera esperienza vissuta dal regista britannico Shane Meadows come giovanissima recluta skinhead, alla base di 'This is England' presentato oggi alla Festa di Roma, che ha riscosso alla proiezione per la stampa e gli addetti ai lavori con un grande e lungo applauso, come raramente e' accaduto per le altre pellicole in concorso ''Gli altri film sugli skinhead, come Romper stomper' e American History X' a differenza del mio, non partivano da una prospettiva personale.
Ho deciso di raccontare il periodo in cui sono vissuto in una piccola citta' nella quale si otteneva lo status di uomo attraverso la violenza -spiega il cineasta noto in Italia per film come 'Twentyfourseven' e 'C'era una volta in Inghilterra' -.
Per crescere bisognava dimostrare di essere un duro.
Io ci ho creduto finche' ci ho sbattuto la faccia e mi sono reso conto che stavo diventando un criminale''. Utilizzando, per le piu' giovani 'teste rapate', un cast strepitoso di adolescenti con passati difficili, tutti alla prima esperienza sul set, Meadows mette in scena nell'Inghilterra di provincia del 1983 il percorso di crescita di Shaun (Thomas Turgoose), dodicenne, che ha appena perso il padre nel conflitto delle Falklands.
A dargli sicurezze in un momento nel quale rimane senza figura di riferimento maschile (''e' un tema che ritorna in tutti i miei film, dice il cineasta, cresciuto con un padre assente'') e' Woody (Joe Gilgun), con la sua band di giovani e scombinati skinhead. ''Racconto il movimento nel passaggio a cui ho assistito, da gruppo composto ugualmente da giovani bianchi e neri, tutti proletari che lavoravano in magazzini e fabbriche, amanti della musica reggae, all'essere strumentalizzato dal Fronte Nazionale che lo ha reso il proprio esercito''. In 'This is England' a simboleggiare questo passaggio, e' l'arrivo nel gruppo dell'ex galeotto Combo (Stephen Graham), piu' grande degli altri, deciso a sfogare la sua rabbia soprattutto sugli stranieri che, dice ''rubano il lavoro a tre milioni e mezzo di inglesi disoccupati''.
Shaun ne resta inizialmente affascinato ma una notte di violenza gli apre gli occhi. Meadows utilizzando anche momenti da commedia racconta con grande profondita' e onesta' un periodo con molti aspetti che ricordano l'oggi, sottolineando lo spaesamento della Gran Bretagna, durante la guerra nelle Falkands, che rivive in tante immagini d'archivio.
''Era una guerra inutile come quella in Iraq dei nostri giorni - commenta il produttore Mark Herbert |.
Shane la mostra anche con le immagini dei poveri contadini e pastori contro cui gli inglesi combattevano''. Shane Meadows pensava di realizzare il film su quell'epoca gia' da vari anni ''ma e' stato un brano di Ludovico Einaudi, che ho sentito in un taxi a riportarmi a una realta' che non vivevo da 20 anni'' spiega.
E proprio il compositore italiano, fa la parte del leone nella colonna sonora con due brani del suo repertorio e un altro inedito durante la sequenza del pestaggio.
Una scena dove, per ottenere la massima verita' nella reazione del giovane Torgoose, il regista ha utilizzato un piccolo espediente: ''Non c'e' niente di peggio che vedere un bambino che mostra sentimenti non genuini, cosi' per rendere le sue reazioni il piu' reali possibile, ho fatto uscire Thomas dalla stanza e gli ho fatto credere che stavo veramente picchiando l'attore.
Volevo che questo film fosse brutalmente onesto''. La difficolta maggiore durante le riprese, aggiunge ''e' stata pero' ritrovare ambienti privi di doppi vetri, porte blindate e antenne satellitari, che potessero essere credibili per rappresentare quel periodo''.
Alla fine la troupe ha trovato un quartiere popolare di Nottingham, attualmente abitato da immigrati che non era mai stato ristrutturato.
E' stato come entrare in una capsula del tempo''.
Incvece per avere macchine di quegli anni il regista e il produttore sono ricorsi alle aste sul web di Ebay: ''Compravamo cinque macchine, le utilizzavamo e poi le rivendevamo per comprarne altre.
Cosi' siamo riusciti ad avere auto sempre diverse e ci abbiamo anche guadagnato''. (ANSA)
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