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''La sconosciuta'' che non sorride mai.
(ANSA) - ROMA 18 OTT - 'La sconosciuta' di Tornatore, Irena (Xsenia Rappaport), e' una donna che non sorride mai.
E ha i suoi buoni motivi.
Venuta dall'Ucraina in Italia 12 anni fa e' passata nell'inferno della prostituzione.
E ora che sembra se ne sia liberata - ma non nelle sue ossessioni dove passano flash back di torture e sevizie di ogni tipo - ha un solo strano obiettivo: andare a lavorare a servizio dalla famiglia di gioiellieri Adacher (Pierfrancesco Favino e Clauda Gerini) che vivono insieme alla figlia Tea in una citta' del Nord (un'irriconoscibile Trieste). Pur di raggiungere questo scopo, Irena e' capace di tutto, anche di far cadere dalle scale la povera donna di servizio della ricca famiglia (Piera degli Esposti).
E alla fine riuscira' a diventare la tata di fiducia della piccola Tea e una domestica insostituibile tanto e' perfetta.
Il perche' di tanto accanimento da parte della donna, si scoprira solo alla fine del film di Tornatore - nella premiere della Festa di Roma- mentre quegli incubi sognati di tremende violenze subite diventeranno realta' con la riapparizione del suo aguzzino Muffa (un Michele Placido in versione pelata e diabolica). Irena e' alla ricerca di uno dei tanti figli che Muffa gli aveva fatto vendere per realizzare denaro, per sfruttarla anche con questo mezzo, come d'altronde aveva fatto con sue tante compagne di disgrazia. Ma quando Irena pensa di aver davvero trovato nella piccola Tea quella figlia che gli era stata strappata subito dopo il parto, scoprira' che la maternita' biologica non sempre e' quella che conta.
E che si puo' amare come una madre chi non e' affatto il nostro figlio. (ANSA)
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