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Bellucci, madre dimessa per ''Le Concil''.
Dopo la sensuale e rotonda Baronessa del film di Virzi' 'N.
Io e Napoleone', Monica Bellucci bissa alla Festa di Roma, ma coi capelli corti, abbigliata con semplicita' e quasi priva di sex appeal (per quanto e' possibile).
Lo fa interpretando Laura Siprien per il regista Guillaume Nicloux nel film THE STONE COUNCIL, liberamente ispirato al romanzo di Jean-Christophe Grange' (era gia' successo con le opere dello stesso autore per 'I fiumi di porpora' I e II e 'L'impero dei lupi').
Chi e' Laura Siprien? Soprattutto una madre e delle piu' apprensive: una madre adottiva.
Ha adottato Liu-San (Nicolas Thau), un bambino di cinque anni in Siberia, ma nelle loro casa parigina cominciano ad accadere strane cose.
Intanto a Liu-San compare una misteriosa cicatrice sul petto e poi la loro casa comincia ad essere animata da una strana atmosfera.
Incubi ricorrenti condivisi da madre e figlio, animali selvaggi che compaiono e scompaiono fino a un misterioso incidente d'auto (provocato da un aquila che si sta per schiantare sul parabrezza) che mette in grave condizioni il ragazzino che alla fine viene anche rapito.
Nel film, che arrivera' nelle sale italiane a gennaio distribuito da 01, la protagonista dovra' poi affrontare un lungo viaggio, di nuovo verso la Siberia, quando comincia capire che intorno a quel bambino adottato si nasconde un mistero legato al popolo mongolo dei Tseven e che suo figlio potrebbe essere implicato in un rituale spaventoso: il Concilio di Pietra, ovvero lo scontro originario tra uomo e il suo animale totemico.
Nel film anche la partecipazione di Chaterine Deneuve (nel ruolo di una cattivissima psicobiologa) e dell'italiano Lorenzo Balducci in quello dell'ispettore Neves.
''Interpreto una donna che non si ricorda certo per il suo fisico | dice in conferenza stampa la Bellucci -.
Una cosa che devo dire mi ha fatto piacere.
Sono soprattutto una donna normale che si ritrova ad avere un coraggio inaspettato in quanto madre a cui hanno rapito un bambino: la forza dell'amore''.
Una cosa quest'ultima che gli e' riuscita facile:''quando ho girato in Siberia ero lontana dalla mia bambina Deva.
E cosi' questa lontananza mi ha dato l'angoscia giusta, senza transfert, per recitare il ruolo di una madre senza figlio''.
Sul fatto che in questo film appare anche una Deneuve dura e volutamente senza troppo fascino, spiega ancora l'attrice:''la Deneuve e' un personaggio duro dentro e per questo e' giusto che si pieghi a una certa estetica.
Certo a nessuno fa piacere vedere sul grande schermo le proprie occhiaie e rughe, ma quando occorre e' giusto cosi'.
Lasciamo i trucchi alle nostre foto ritoccate che vanno sulle copertine''.
Sull'adozione dice:''non c'e' giustizia soprattutto per i bambini, e' davvero troppo lenta.
Sullo stravolgimento del romanzo di Grange' (nel libro la protagonista e' un'esperta di arti marziali interviene il regista:''ho voluto fare di Laura, rispetto all'originale, un personaggio piu' fragile, sensibile e meno androgino''.
Ma sul fatto che la Bellucci sia comunque rimasta impressionata di come appare in THE COUNCIL STONE si capisce solo alla fine:''quando ho visto per la prima volta le immagini del film ho detto: ammazza!''.
E a chi chi le chiedeva ''ammazza' in che senso, ha replicato senza troppa convinzione:''ero davvero meravigliata della bravura del regista nel trasformarmi''.
(ANSA)
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