A volte anche i truffatori possono essere truffati. E' il
caso di 'The Hoax' (L'imbroglio), il film di Lasse Hallstrom
passato oggi a La Festa di Roma che racconta la storia dello
scrittore Clifford Irving che, non sapendo come sbarcare il
lunario, inventa una biografia del miliardario Howard Hughes
dicendo di averla stilata in esclusiva con il magnate che da
anni non comunica piu' con il mondo se non, raramente, per
telefono o lettera. Per interpretare questo personaggio
realmente esistito, Richard Gere ha dato il meglio di se in
quanto a trasformazioni. Naso posticcio, capelli tinti e
attaccatura dei capelli cambiata per essere la piu'
somigliante all'originale. Ma nel film della Miramax
(distribuito dalla Eagle), in anteprima mondiale a Roma,
succede proprio che il leggendario miliardario Hughes,
sapendo del falso, manda all'indirizzo del truffatore delle
carte molto riservate da cui si capisce come abbia
finanziato l'allora presidente Richard Nixon. Un modo per
ingraziarsi lo stesso presidente degli Stati Uniti che si
ritrovera' in debito con lui quando, con i tempi giusti,
Hughes smentira' l'autenticita' del libro e dunque anche
della verita' di quegli imbarazzanti finanziamenti.
Comunque, se la cosa e' vera, fu l'inizio di quei sospetti
su Nixon che poi portarono al Watergate. ''Ci sono molti
documenti e libri che parlano in questo senso. Lo sanno un
po' tutti che tra il presidente e Hughes alla fine c'e'
stato un accordo per modificare la legge antitrust alla
Corte Suprema'' spiega Richard Gere, vestito nero, camicia
bianca e capelli brizzolati. ''E' normale nella storia che
ci siano uomini potenti che controllano il Governo''
continua l'attore che sembra avere anche poca fiducia nei
giornalisti di oggi soprattutto quelli americani. Recitare
personaggi molto conosciuti dice Gere ''e' sicuramente piu'
difficile. Immaginate, che so, fare il ruolo di Hitler o di
Berlusconi sarebbe per certi verso impossibile''. Ma poi si
scusa del parallelo tra i due personaggi ''solo occasionale
e che non voleva avere una valenza politica''. Comunque lui
che e' un buddista convinto da anni (e' stato anche
testimonial del Dalai Lama e attualmente all'interno di una
associazione a difesa del popolo tibetano) non e' un uomo
che mente. ''Il Buddismo e' un eterno processo interiore che
combatte anche la menzogna. Quando incontri una persona come
il Dalai Lama ti senti di fronte a uno specchio verso cui
non puoi mentire''. Gere che sta girando in Bosnia un film
dal titolo ancora provvisorio 'Spring breack in Bosnia' non
si sente piu' un uomo cosi affascinate. A chi gli chiede il
segreto della sua bellezza replica con ironia ''Ho 57 anni.
Per quanto tempo ancora posso essere definito credibilmente
un sex symbol?". E aggiunge: "Volete sapere perche' sono
cosi' in forma. Ho solo un ottimo chirurgo plastico che
frequento stabilmente una volta al mese e di cui vi posso
dare l'indirizzo". Infine, anche lui e' conquistato dalla
cucina italiana come la Kidman: ''ho mangiato ieri sera una
insalata di ovuli cosi' buona che solo per lei tornerei in
Italia ogni anno''. (ANSA)