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Muti suona per Sean Connery, re della festa.
Con il sorriso seducente del grande Sean Connery, con la seduzione della musica di Nino Rota; con la bacchetta magica di Riccardo Muti, finalmente si parte.
Dopo settimane di attesa e mesi di indiscrezioni, ecco che 'Cinema', la festa internazionale di Roma, e' partita.
Non davanti ad uno schermo cinematografico, bensi' su un illustre palcoscenico, quello del Teatro dell'Opera, che ha accolto questa sera un pubblico da grandissime occasioni, che faceva ressa attorno al sindaco di Roma Walter Veltroni, l'uomo che piu' di ogni altro ha voluto e sognato il nuovo Festival.
Il concerto, del resto, aveva un gusto tutto cinematografico.
Muti ha infatti scelto tre pezzi di Nino Rota molto famosi: quelli da 'Il Padrino' di Coppola, da 'La Strada' di Fellini e da 'Il Gattopardo' di Luchino Visconti.
Ma gli occhi della sala erano tutti per l'ex grandissimo e indimenticabile 007, che e' entrato in sala con passo sciolto, risultando il piu' alto di tutti.
I suoi 76 miracolosi anni gli danno una forma fisica perfetta.
Il suo sorriso e' quello di sempre e lo stesso dicasi per l'eleganza di un vestito azzurro con camicia celeste e cravatta blu.
Veltroni, davanti al palcoscenico, ha salutato l'attore suscitando un fragoroso applauso della platea di Vip.
Ma la vera standing ovation e' stata subito dopo per l'ex presidente Carlo Azeglio Ciampi.
Veltroni ha ricordato che la Festa del cinema e' pensata anche e soprattutto per i ragazzi e nasce in una citta' che ama e inventa il cinema da sempre.
Ha poi citato lo scrittore sudamericano Eduardo Galeano: ''Il cinema aiuta a ripassare dalla parte del cuore''.
Chiamato alla ribalta, Sean Connery ha esordito scusandosi di non parlare l'italiano.
Poi ha scherzato: ''Del resto ho problemi anche con l'inglese''.
Si e' detto felice di essere a Roma, dove oggi ha avuto un incontro con il Dalai Lama, si e' stupito che questa sia la prima edizione del Festival cinematografico romano, sottolineando ''noi a Edimburgo ne abbiamo uno da 60 anni e non ne possiamo piu'''.
Poi ha aggiunto che era contento del premio che stava per ricevere, contento di essere a Roma, e anche di mangiare del buon ''italian food''.
Gli e' stato quindi consegnato il premio ''Festa del cinema Acting Award 2006'' un premio in oro realizzato da Bulgari, ispirato alla statua del Marco Aurelio e attribuito ''all'arte di un grande attore contemporaneo''.
Premio istituito dalla Imaie, l'Istituto che tutela i diritti degli artisti interpreti-esecutori.
Gli e' stato consegnato dall'attrice Maria Rosaria Omaggio, insieme a Ludovica Modugno e Sergio Perticaroli.
Dopo la premiazione, si sono spente le luci, il maestro Muti - che stamattina era stato messo ko da una febbre influenzale - e' apparso in scena.
E' salito sul podio e ha alzato la bacchetta per 90 minuti di bellissima musica cinematografica.
La serata era tuttavia cominciata fuori dal Teatro dell'Opera, dove e' stato sistemato un grande tappeto rosso in mezzo a un corridoio di begonie.
In un tunnel di fotografi e cineoperatori sono sfilati per un'ora politici e cineasti, artisti e intellettuali.
Nutrita la pattuglia di uomini di governo, (Folena, Fassino, Visco, Amato e Enrico Letta).
Ma solo il vice presidente del Consiglio e ministro della Cultura Francesco Rutelli ha sfoggiato un elegante frac, al braccio della moglie Barbara Palombelli.
Fra molte attrici presenti, la piu' fotografata e' stata, in questa occasione, Ursula Andress, la prima indimenticabile Bond girl.
Ma accanto a lei c'erano anche Stefania Sandrelli e Mariangela Melato, accompagnata da Renzo Arbore.
E poi ordinatamente in fila, per salutare il presidente della Festa Goffredo Bettini, una bella rappresentanza del cinema italiano: da Mimmo Calopresti a Liliana Cavani, da Cristina Comencini a Arnoldo Foa', da Dante Ferretti a Serzan Ozpetek, Chiara Mastroianni, Chiara Muti, Silvio Orlando.
Nutrita anche la rappresentanza dei maestri della regia: dai fratelli Taviani a Giuliano Montalto, da Carlo Lizzani a Marco Bellocchio, ed ancora lo scenografo premio Oscar Dante Ferretti e il musicista Ennio Morricone.
(ANSA)
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