Una passerella di velluto nero, tacchi a spillo d'obbligo
anche sui sassi, un motivo swing che accompagna la danza di
cocktail e tartine e un tramonto mozzafiato, tipico del mese
di ottobre, da sfoggiare nelle migliori occasioni. Anche se
sul calendario l'inizio della Festa del cinema di Roma e'
segnata a partire dal 13 ottobre, in realta' l'atmosfera la
si puo' gia' respirare alla Casa del Cinema. Se ne accorge
anche il sindaco Walter Veltroni, che Villa Borghese e la
Casa del Cinema le porta nel cuore: ''Non e' il posto piu'
simile al paradiso?''. Lo dice a voce alta, ma solo per lui,
non per le decine di persone che gia' oggi stanno affollando
la presentazione della retrospettiva di Marcello
Mastroianni. E poi, alle decine di cronisti e fotografi
confessa: ''Sto tenendo le dita incrociate, fino a domani'',
e le incrocia davvero, quelle di entrambe le mani. ''E
chiedo scusa in anticipo - aggiunge - per tutte le
disfunzioni che si verificheranno''. Veltroni sembra
sentirselo addosso il clima di ''grande attesa che ha
pervaso la citta', attesa di vedere come va a finire questa
idea. E' la prima volta che facciamo una cosa del genere,
cosi' grande e bisogna affrontarla con modestia e umilta'
''. E ci tiene a sottolineare, il sindaco, che ''la Festa
non sara' solo all'Auditorium. Questa festa avra' propaggini
in tutta la citta', perche' e' una festa popolare''. Poi
arriva a definire la sua grande passione di sempre, il
cinema, ''una grande ragione di vita, non solo per chi il
cinema lo fa, ma anche per il pubblico. E questa festa
servira' a capire che esiste un rapporto stretto tra i
cittadini, fatemeli chiamare cosi', non spettatori, e la
qualita'. Quello che abbiamo voluto fare e' un grande
omaggio al cinema italiano. Che non finisce - ammonisce - e'
una storia grande che continua in modi e forme diverse''.
Non se lo aspettava nemmeno lui, l'ideatore, che ''questa
festa fosse cresciuta prima ancora di iniziare. Ma bisogna
stare quieti'', dice, forse anche a se stesso, e incrocia
nuovamente le dita. Quasi pensando di doverlo ribadire
ancora, mentre i cittadini, sempre piu' numerosi si
mescolano agli attori, che stringono la mano a Ettore Scola
e Carlo Giuffre', sorseggiando lo spumante, Veltroni lo
ripete: ''E' una festa non per qualcuno che sta scomparendo,
ma e' stata organizzata con l'ottimismo, l'energia, la
voglia e la sicurezza che il cinematografo ci fara'
compagnia per tante e tante decine di anni ancora''.
Promette di non essere presenzialista, il sindaco: ''Mi
vedrete poco, anche se i film mi piacerebbe vederli tutti''.
(ANSA)