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In collaborazione con Università di Bari
L'Università di Bari ha attivato il
master di secondo livello in 'Terrorismo, prevenzione della
radicalizzazione e integrazione interreligiosa e
interculturale', che arriva dopo il primo master di questo
genere in Italia avviato da Uniba nel 2017.
"Alla luce del repentino cambiamento di scenario che si apre
con l'azione militare della Turchia in Siria - evidenzia la
professoressa Sabrina Martucci, coordinatrice del master - la
minaccia del terrorismo torna a essere fortemente percepita. E
il pericolo più grande è rappresentato dai jihadisti in fuga dai
campi di prigionia sorvegliati dai curdi, pronti a penetrare nei
nostri Paesi".
Con più di 40 docenti, tra cui professori universitari,
magistrati e componenti delle forze dell'ordine, nel corso di
studi saranno affrontati anche i metodi di indagine e contrasto
al fenomeno del terrorismo, con particolare attenzione alla
prospettiva metodologica delle azioni coordinate e multi agency.
E' previsto inoltre un focus dedicato all'Islam e alle
dinamiche di relazione delle comunità religiose. Interverranno
con la propria testimonianza anche soggetti deradicalizzati e
familiari di chi ha maturato una radicalizzione eversiva fino
all'attentato. Oltre alle lezioni un aula, i corsisti avranno
anche a disposizione una piattaforma e-learning.
"Dopo aver condotto il primo percorso di deradicalizzazione
italiano ed aver rappresentato in diverse sedi la nostra
esperienza - evidenzia Martucci - oggi ripartiamo con una nuova
offerta formativa centrata sulla comprensione della
radicalizzazione jihadista. Il nuovo percorso si propone un
approccio interdisciplinare alle politiche di
anti-radicalizzazione nel senso della promozione
dell'integrazione interreligiosa e interculturale, oltre alla
conoscenza dei programmi e delle misure di prevenzione, di
deradicalizzazione, disingaggio e depotenziamento della minaccia
terroristica adottate in Italia e nel contesto europeo".
In collaborazione con Università di Bari
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