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In collaborazione con Università di Bari
Il viceministro per l'Istruzione,
Lorenzo Fioramonti, ha inaugurato questa mattina la sede del
Centro di eccellenza per la sostenibilità dell'Università degli
studi di Bari, negli spazi dell'ex palazzo delle Poste di via
Nicolai, già attivo da circa un anno. Un centro presieduto da
Elvira Tarsitano, docente di Biologia e Biodiversità animale,
che si prefigge di fare da sintesi di tutti i 17 obiettivi per
lo sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030. Azioni che hanno come
finalità anche la riduzione della povertà, della fame,
l'istruzione di qualità, l'uguaglianza di genere, il lavoro
dignitoso e la crescita economica, l'intervento sul clima. Il
centro aderisce ad una rete di università italiane per lo
sviluppo sostenibile che coinvolge una settantina di atenei.
"Abbiamo bisogno di una rivoluzione completa del nostro
modello di sviluppo e quindi se non cominciamo dalle università,
l'ente formativo di ricerca per giovani imprenditori,
lavoratori, giovani professionisti, non riusciremo mai a
realizzarlo - ha commentato Fioramonti -. Quindi, da subito, ho
ritenuto la sostenibilità l'argomento principale di azione del
governo in questo settore. La sostenibilità è trasversale,
riguarda: l'economia, la società, l'ambiente". "La sostenibilità
- ha proseguito Fioramonti - è uno sforzo che dobbiamo fare per
capire che le cose sono integrate tra di loro, che i saperi sono
integrati e che le professioni del futuro non saranno più
semplicemente in un settore, ma saranno tra settori che si
sovrappongono. Quindi dobbiamo, anche da un punto di vista
formativo, dare ai nostri studenti delle informazioni e un
percorso diverso". "La sostenibilità - ha concluso - è l'amore
per il territorio e qui non c'è né destra, né sinistra".
In collaborazione con Università di Bari
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