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In collaborazione con Università di Bari
L'innovazione come risposta alla crisi,
l'importanza della chimica e dei processi di produzione nel
miglioramento della qualità degli alimenti, ma anche il tema
della corruzione sono alcuni degli aspetti approfonditi nelle
cinque tesi di laurea realizzate da studenti dell'Università di
Bari, e che oggi sono state premiate nel corso della cerimonia
della seconda edizione dei 'Premi di Laurea Granoro'. Gli
studenti riceveranno borse di studio da mille euro grazie al
contributo della Granoro. Alla consegna dei riconoscimenti sono
intervenuti, tra gli altri, il rettore dell'Università di Bari,
Antonio Uricchio; e l'amministratore delegato di Granoro, Marina
Mastromauro. Gli studenti vincitori sono Raffaella Giotta di
Giurisprudenza, con la tesi 'Corruzione in atti giudiziari';
Giuseppe Mauro Cilardi di Giurisprudenza con la tesi ''Nuove
frontiere dell'acquisizione sanante'; Sabrina Ciociola di
Scienze e tecnologie alimentari con la tesi 'Valutazioni di
variabili tecnologiche di processo su consumi energetici e di
qualità degli olii vergini di oliva'; Maira Mortato di Strategie
di impresa e management con la tesi 'Lo svilppo strategico di
una start-up nel digital mobile business'; e Davide De Angelis
di Scienze e teconologie alimentari con la tesi 'Cosa e dove: la
chimica degli alimentiin 3D'. "I ragazzi sono l'anima di questo
premio - ha detto Mastromauro - e la nostra azienda, che spera
di poter fare sempre di più, ha voluto in questa maniera
ricambiare il 'sigilli d'oro' che l'Università di Bari ha voluto
consegnare a mio padre". Per Uricchio, queste iniziative servono
a "valorizzare le migliori energie del territorio", ma anche a
confermare come "un arricchimento tecnologico nella produzione
possa migliroare le qualità nutraceutiche della pasta con
effetti positivi sulla nostra salute".
In collaborazione con Università di Bari
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