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In collaborazione con Università di Bari
"Gli ultimi dati della Valutazione della
qualità della ricerca (Vqr) sono particolarmente confortanti.
Siamo il quarto ateneo come miglioramento assoluto in termini di
crescita". Lo ha sottolineato il rettore dell'Università di
Bari, Antonio Uricchio, parlando con i giornalisti oggi a
margine del seminario 'La valutazione in Italia 2012-2017. Un
primo bilancio', al quale ha partecipato anche il presidente
dell'Anvur, Andrea Graziosi. "Questa azione sulla valutazione
della qualità della ricerca - ha rilevato il rettore - si
colloca peraltro all'interno di un percorso che ha assegnato il
risanamento dal punto di vista finanziario anche al recupero
sotto il profilo dell'offerta formativa. Quindi sono indicatori
confortanti che però devono costituire per noi una occasione per
rilanciare ulteriormente questo processo". Quanto al problema
della esiguità delle risorse, il rettore ha spiegato che "in
altri contesti, penso all'Olanda, la Germania, l'Inghilterra, la
valutazione è premiale. Cioè sono risorse aggiuntive che vengono
attribuite sulla base dei risultati della valutazione". "Nel
nostro Paese - ha aggiunto - l'Ffo (Fondo di finanziamento
ordinario, ndr) si è ridotto, e la quota premiale, tra
virgolette, è stata collocata all'interno dei fondi ordinari.
Quindi non è una somma aggiuntiva ma si colloca all'interno, è
una quota intorno a circa il 30%". "Dunque - ha rilevato
Uricchio - il tema della esiguità delle risorse resta
centrale"."I dati dell'ultima Vqr (Valutazione sulla qualità
della ricerca), che si è chiusa pochi mesi fa, - ha detto
Graziosi - dimostrano che l'Università di Bari è riuscita a
risalire. E' stata risanata ed è stata data una svolta". "Il
problema - ha sottolineato - è continuare, e per continuare sono
necessari i fondi". Graziosi ha rilevato infatti che, anche se
"il meridione non ha superato Padova o Bologna, la distanza fra
il meridione in generale e le Università migliori del Nord si è
notevolmente ridotta". E "per continuare questo processo di
miglioramento e di convergenza verso standard più alti - ha
sottolineato - c'è bisogno di risorse del governo e delle
Regioni".
In collaborazione con Università di Bari
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