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In collaborazione con Università di Bari
"Attraverso il centro studi americano
abbiamo promosso anche corsi sulla storia, sulla letteratura
americana e in particolar modo svilupperemo a maggio, a chiusura
del G7, una 'summer school' sulle politiche fiscali del governo
Trump, quindi affrontando con la New York University anche le
diverse tematiche che oggi sono di grande attualità come quelle
doganali, del commercio internazionale che si pongono anche da
una prospettiva tecnica, quella di carattere giuridico e
fiscale". Lo ha sottolineato il rettore dell'Università di Bari,
Antonio Uricchio, oggi a margine di un convegno sulle relazioni
commerciali tra Italia e Usa, al quale ha partecipato il console
generale degli Stati Uniti per il Sud Italia, Mary Ellen
Countryman. "L'Europa - ha rilevato il rettore - deve essere
attenta nel considerare anche i cambiamenti inevitabili che si
verificano nel contesto geopolitico internazionale. L'Europa
deve mantenere però la sua coesione e deve essere in grado di
interpretare un ruolo attivo anche in questi processi". "Io - ha
proseguito - credo che le opportunità ci siano nel dialogo fra
le istituzioni, ma anche nel fare evolvere gli strumenti di
regolazione che per un certo periodo sono stati ispirati a
sistemi economici chiusi". "Poi - ha proseguito Uricchio - forse
la globalizzazione ha rotto gli argini comportando una
deregulation globale. E oggi attraverso i negoziati, e il
dialogo fra istituzioni, si possono fare evolvere anche modelli
di regolazione nella logica della negoziazione internazionale".
"L'Università di Bari - ha concluso - è particolarmente
impegnata in una politica di internazionalizzazione che vede il
rapporto con gli Stati Uniti assolutamente centrale e
prioritario. Sono tanti i nostri laureati che completano il
percorso di studi e talvolta si inseriscono nelle Università
americane. E abbiamo anche legami molto forti attraverso
l'attrazione di docenti americani".
In collaborazione con Università di Bari
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