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Notte Taranta: Manni, con danza sfido pizzica e paura

Notte Taranta: Manni, con danza sfido pizzica e paura

Prima ballerina Scala a Concertone,'lanceremo messaggio di pace'

23 agosto 2017, 09:42

di Vincenzo Chiumarulo

ANSACheck

MELPIGNANO - Alle prese per la prima volta con i passi tarantolati della pizzica salentina, l'étoile
del teatro alla Scala di Milano, Nicoletta Manni, ha "accettato
la sfida" di ballare al Concertone de La Notte della Taranta, il
26 agosto a Melpignano (Lecce). Un palco importante, lontano dal
suo mondo, su cui ha scelto di danzare anche per "lanciare al
mondo un messaggio di pace", a pochi giorni dalle ennesime
stragi del terrore.
In una intervista all'ANSA, in una pausa dalle prove, Manni
racconta che "pur essendo originaria del Salento non ho mai
ballato la pizzica né ho preso una lezione di questa danza che
però mi affascina tanto e con cui sono molto felice di potermi
confrontare". L'ètoile interpreterà due brani della tradizione
arrangiati dal maestro concertatore Raphael Gualazzi, ma che sta
ancora scegliendo insieme con il coreografo Luciano Cannito.
Sarà però la protagonista assoluta de 'La preghiera delle madri'
di Yael Deckelbaum, una degli ospiti del Concertone. Il brano è
nato dall'incontro tra l'artista israeliana e un gruppo di donne
ebree e musulmane che hanno marciato verso Gerusalemme per
chiedere la pace. "Certamente - commenta Manni - non possiamo
fermare il terrore solo con la danza. Ma attraverso la musica e
la coreografia, esprimendoci con la nostra danza e i nostri
gesti, lanceremo un messaggio di pace molto forte dal palco del
Concertone, in questo momento così tragico per l'Europa e il
mondo intero".
La prima ballerina precisa che la sua danza "non sarà
propriamente né pizzica né classica, ma una fusione tra i due
stili". E che insieme con Cannito, l'Orchestra popolare e il
Corpo di ballo de La Notte della Taranta, si sta "costruendo
qualcosa a metà strada tra il mio mondo e quello della pizzica"
che "mi piacerebbe molto riuscire a ballare". La promessa è
quella di uno spettacolo che la paura di attentati non deve
riuscire a fermare. "Non si deve avere il timore di venire a
questo grande evento - sottolinea Manni - perché le misure di
sicurezza saranno imponenti, ma soprattutto perché non dobbiamo
tirarci indietro: con la nostra presenza lì dobbiamo lanciare un
messaggio positivo anche a chi ci guarderà in televisione o sul
web".
Dalla sua esperienza, tuttavia, l'ètoile ritiene che il
pubblico, dopo un primo disorientamento dovuto al dover
affrontare nuove misure di sicurezza, "non si è fatto sopraffare
dalla paura: almeno - sottolinea - per quello che vedo alla
Scala o nelle mie esibizioni in giro per il mondo". Per quanto
riguarda invece l'impatto sugli artisti e le loro performance,
Manni commenta: "Personalmente non ci penso mai: quando sono sul
palco mi concentro solo su quello che devo fare e sulle emozioni
da trasmettere al pubblico".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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