(ANSA) - BARI, 23 MAR - Sono sei i siti, dislocati nella area
della città metropolitana, che la sezione Fai di Bari aprirà al
pubblico il 25 e 26 marzo in occasione delle 'Giornate Fai di
primavera'. L'iniziativa è stata presentata oggi nel Comune di
Bari dalla responsabile barese del Fai, Rossella Ressa. Il
benvenuto a nome del sindaco Decaro, è stato dato dall'assessore
alle Culture Silvio Maselli che ha ringraziato i volontari del
Fai "testimoni - ha detto - della tutela e del rispetto del
territorio contro tutti coloro che lo abbandonano e distruggono
le nostre città" ma, ha continuato, "noi siamo di più, dobbiamo
alzare la voce e far sentire quella che è la parte viva della
cittadinanza". Ai suoi ringraziamenti si sono aggiunti quelli
del sovrintendete del Petruzzelli Massimo Biscardi perchè uno
dei beni restaurati che saranno in mostra è Palazzo San Michele,
donato dal Comune alla Fondazione e ora sede dell'istituzione
musicale. Questo stabile risale alla prima metà del 1700 e fu
costruito dai Celestini abbattendo un antico monastero di San
Benedetto risalente al 979 che custodì, per volontà dell'abate
Elia, nel 1087 le reliquie di San Nicola in attesa che fosse
completata la Basilica. La parte inferiore dell'edifico, con il
chiostro, potrà esser utilizzata - ha sottolineato Biscardi -
anche per convegni e piccoli concerti. Gli altri siti aperti per
l'occasione sono a Giovinazzo il 'Casale Rufoli' un antico
frantoio, e l'Istituto Vittorio Emanuele già Convento dei
Domenicani; a Gravina in Puglia la Chiesa e il Convento di Santa
Sofia, che è stato abbandonato per oltre 50 anni, che ha ipogei
scavati nella roccia; a Monopoli la Chiesa e il Chiostro del
Monastero di San Martino che saranno illustrati al pubblico da
ben 100 alunni 'ciceroni' impegnati nella tutela dei beni
cultuali; a Altamura, infine, il complesso monastico di Santa
Chiara, l'ultimo convento delle Clarisse della città. La
finalità dell'iniziativa - ha ricordato Rossella Ressa - è
quella "di sollecitare i cittadini a prendersi cura dell'Italia,
di interessarsi ai luoghi che sono la nostra storia e il nostro
patrimonio artistico e turistico". Lo scorso anno - ha ricordato
- "il Fai Bari ha raccolto, in due giorni, circa 10 mila euro,
parte dei quali - nello spirito del Fai - saranno destinati alla
ristrutturazione di una chiesa di Arcuata del Tronto distrutta
dal terremoto".(ANSA).