Analizzare la dimensione
tecnologica dell'industria 4.0, ma anche i suoi aspetti sociali
e di formazione delle competenze. Questi i temi al centro di una
tavola rotonda a Bruxelles, dove la Puglia ha avuto un ruolo da
protagonista. Davanti agli esperti della Commissione europea, il
direttore della rappresentanza regionale a Bruxelles, Paolo
Casalino, ha fornito il contesto nel quale si stanno sviluppando
esperienze significative sul territorio.
La Regione ha infatti varato la sua "Strategia di
specializzazione intelligente" (Smart Puglia 2020), ha
costituito un tavolo sull'industria 4.0, e sta preparando alcuni
bandi che, grazie alle risorse del Fondo europeo di sviluppo
regionale, vogliono supportare le imprese pugliesi in questo
processo di trasformazione. Un compito che da pochi mesi ha
cominciato a svolgere anche l'Apulia manufacturing hub.
Presentato in videoconferenza da Massimo Dell'Erba, il
consorzio fra la confindustria regionale, distretto della
meccatronica e le università pugliesi, è nato pochi mesi fa
grazie ai finanziamenti dell'Ue e ha già in programma diverse
iniziative di sensibilizzazione per spiegare ai piccoli
imprenditori l'importanza dello stare al passo con l'innovazione
tecnologica. Il rischio, altrimenti, è quello di andare verso la
possibile perdita di posti di lavoro e la svalutazione di alcune
competenze diventate obsolete, come ha spiegato a Bruxelles la
professoressa dell'Università di Bari Lidia Greco.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA