La Commissione d'inchiesta del
Consiglio regionale della Puglia sulla criminalità organizzata
ha espresso all'unanimità parere favorevole al Testo unico in
materia di legalità, regolarità amministrativa e sicurezza.
Nel corso della seduta, alla quale ha partecipato il governatore
pugliese, Michele Emiliano, è stato ascoltato Cataldo Motta, già
procuratore capo della Repubblica presso il tribunale di Lecce.
Motta, informa una nota del Consiglio, ha espresso il suo pieno
consenso all'iniziativa legislativa del governo regionale,
sottolineando l'opportunità di far emergere come azione
dominante quella di contrastare l'insorgere o il consolidarsi
dell'illegalità piuttosto che parlare di promozione al contrasto
non repressivo. Emiliano ha poi definito la legge una forma di
lotta strategica alla mafia, la summa dell'antimafia sociale, e
una forma di presa di responsabilità della politica per il
contrasto alla mafia.
Il provvedimento, composto da 29 articoli, punta a porre in
essere misure di contrasto all'illegalità, al caporalato, al
racket e usura, al gioco d'azzardo patologico. La programmazione
degli interventi previsti avrà luogo attraverso la definizione
del Piano regionale integrato di durata triennale che
individuerà, nell'ambito della risorse regionali, nazionali e
comunitarie, le linee di indirizzo per la programmazione degli
interventi in relazione alle specifiche esigenze emergenti dal
territorio. Il piano sarà definito attraverso il confronto a
livello territoriale, in linea con la legge regionale sulla
Partecipazione e con il coordinamento delle Sezione regionale
dell'Antimafia sociale. A tal proposito è prevista l'istituzione
anche di una Fondazione (che sarà dedicata al giovane dirigente
regionale scomparso prematuramente, Stefano Fumarulo) che dovrà
promuovere e coordinare le iniziative previste della legge
regionale. Tra gli assi portanti del disegno di legge ci sono il
riuso ai fini sociali dei beni immobili confiscati alla
criminalità organizzata, il diritto al collocamento obbligatorio
delle vittime di mafia e il sostegno ai relativi orfani. Sono
previsti anche interventi di prevenzione e contrasto per i reati
ambientali e di tutela della salute, oltre che di corruzione,
illegalità e infiltrazioni mafiose nelle amministrazioni
pubbliche. La Regione si costituirà obbligatoriamente parte
civile nei processi di mafia.
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