La tutela sociale della maternità e
l'interruzione volontaria della gravidanza sono state al centro
dei lavori della commissione Sanità che oggi, nel Consiglio
regionale pugliese, ha tenuto audizioni sulla proposta di legge
del consigliere Cosimo Borraccino (Sinistra Italiana) in materia
di concreta attuazione in Puglia della legge 194 del 1978.
La proposta di legge fu presentata a fine febbraio scorso con
l'intento di assicurare le prestazioni sanitarie alle donne,
garantendo, nel rispetto delle scelte di obiezione di coscienza,
la certezza dell'applicazione della legge sulla tutela della
maternità. Nel presentarla Borraccino spiegò che "l'effettività
dei diritti riconosciuti dalla 194 è messa seriamente a
repentaglio dal pur legittimo ricorso, da parte del personale
medico e sanitario, dell'obiezione di coscienza che di fatto -
sostenne il consigliere di maggioranza - impedisce anche in
Puglia, in molti casi, di poter rispondere con tempestività ed
efficacia alle richieste delle donne che intendono
consapevolmente interrompere, entro i termini stabiliti, la
propria gravidanza".
Sul tema oggi in Commissione è intervenuto il Forum delle
Associazioni familiari di Puglia illustrando i dati della
relazione del ministero della Salute relativi agli anni 2014 e
2015, secondo cui la Puglia è la terza regione italiana per
tasso di aborti e seconda per rapporto di aborti, con un tasso a
livello nazionale più alto di recidive di interruzioni
volontarie di gravidanza (Ivg). Secondo il Forum "l'urgenza
pugliese non è quella di cui si occupa la proposta di Borraccino
quanto alla presunta mancanza di disponibilità del personale
medico, ma quella di una concreta applicazione integrale della
legge nazionale, con particolare attenzione alla sua parte
preventiva, anche in considerazione della gravissima denatalità
che affligge la Puglia, terz'ultima in Italia per natalità". Da
qui la necessità posta dal Forum di "prevedere anche il
monitoraggio delle cause che inducono una donna a richiedere
l'interruzione, per attuare adeguate politiche preventive, e gli
interventi effettivamente messi in atto per aiutarla a
superarle".
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