Nuovi riscontri alle condizioni di
squilibrio gestionale dell'Agenzia regionale per le Attività
irrigue e forestali sono emersi oggi dall'audizione del
commissario straordinario dell'Arif, Domenico Ragno, nella
commissione Agricoltura del consiglio regionale pugliese. Ragno
ha evidenziato anzitutto che "le entrate raggiungono appena 3
milioni e 600 mila euro" e "che il 92% del bilancio e' impegnato
per le spese del personale, a fronte di impiantistica molto
datata rispetto alla quale e' stata fatta poca manutenzione
ordinaria, mentre quella straordinaria non è stata quasi mai
effettuata".
Quanto alla gestione della rete irrigua Ragno ha definito
"rilevante il problema dei costi di gestione della rete irrigua,
con una spesa che negli anni è salita a 20 milioni di euro. Di
questi, 5 milioni sono i costi per l'energia elettrica, mentre 9
milioni servono a coprire le spese per il personale, che
attualmente è composto da 1.200 unità, a cui si aggiunge quello
interinale impiegato nel periodo della stagione irrigua e che
negli anni scorsi è arrivato anche a 700 unità". Ragno ha poi
chiarito che "l'obiettivo, nell'immediato, è far fronte al
problema della distribuzione dell'acqua, per il quale è stato
già previsto uno stanziamento di 2 milioni e 100mila euro.
Questa somma, oltre che a gestire le emergenze, servirà anche a
dare attuazione alla programmazione pluriennale di manutenzione
degli impianti che l'Agenzia sta predisponendo".
Ragno ha inoltre comunicato che sul personale "sta svolgendo
verifiche in merito alle segnalazioni riguardanti le assunzioni,
per le nuove si farà ricorso alle agenzie interinali e sulla
questione dei dipendenti ex Sma è in programma un incontro con
l'assessore Sebastiano Leo". Sulla questione degli investimenti
che l'Agenzia avrebbe dovuto realizzare grazie alle risorse
stanziate dal consiglio regionale, Ragno ha infine chiarito che
"le somme sono state impiegate per coprire i disavanzi di
bilancio derivati dalla precedente gestione".
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