Il tavolo tecnico-paritetico su
Acquedotto pugliese si è riunito oggi a Bari, nel Consiglio
regionale, ed ha deciso di affidare ad un gruppo di lavoro
ristretto l'approfondimento degli aspetti tecnico-giuridici
delle opzioni sul servizio idrico integrato. L'organismo,
insediatosi il 13 aprile scorso, è chiamato ad individuare
soluzioni destinate a garantire la gestione pubblica del
servizio, oltre che ipotesi di nuova organizzazione di Aqp. Al
vaglio due ipotesi: il modello di società "in house" interamente
partecipata da capitale pubblico, della Regione e degli enti
locali, ed il modello legato alla trasformazione in azienda
speciale, come richiesto dal Comitato pugliese Acqua Bene
Comune. Il gruppo ristretto sarà costituito da tecnici del
Comitato, dai consiglieri regionali Vincenzo Colonna (Noi a
Sinistra), Antonella Laricchia (Movimento 5 Stelle) e dalla
struttura di supporto già costituita da delegati del presidente
della Regione Puglia, dell'Assessorato regionale alle opere
pubbliche, dell'Autorità idrica pugliese e di AQP. Gli atti
prodotti saranno al centro della nuova riunione plenaria del
tavolo, prevista per il 15 maggio. "L'obiettivo finale resta di
trovare una soluzione prima della gara di affidamento del
servizio idrico, fissata al 31 dicembre 2018", ha sottolineato
il presidente dell'Assemblea legislativa pugliese Mario Loizzo.
"Nella mozione approvata il 21 febbraio il Consiglio regionale -
ha aggiunto - si è già pronunciato per il superamento del
termine di fine 2018 quale scadenza della concessione Aqp, ma
non abbiamo avuto riscontro dal Parlamento nazionale. Il nostro
obiettivo - ha concluso Loizzo - è arrivare ad un documento di
indirizzo giuridico e legislativo con la più ampia condivisione
del percorso".
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