La Regione Puglia sta per dotarsi di
una nuova disciplina in materia di autorizzazione alla
realizzazione e all'esercizio, all'accreditamento istituzionale
e accordi contrattuali delle strutture sanitarie e
socio-sanitarie pubbliche e private. Il disegndo di legge in
materia è stato oggi approvato all'unanimità dalla commissione
Sanità del Consiglio regionale pugliese. Il ddl fissa le
competenze della Regione e dei Comuni in relazione al rilascio
delle autorizzazioni ed all'accreditamento delle strutture,
prevede le verifica periodica del possesso dei requisiti minimi
richiesti, punta ad eliminare la stratificazione creatasi negli
anni con norme aggiuntive e transitorie che nel tempo hanno
determinando diversi contenziosi.
Tra le principali innovazioni c'è la previsione dell'Organismo
tecnicamente accreditante, presso la Regione, che prenderà il
posto dei Dipartimenti di prevenzione delle Asl nella gestione
delle verifiche e delle valutazione tecnica ai fini del rilascio
del provvedimento di accreditamento. Questo consentirà - come è
emerso nella riunione - di assicurare una omogeneità di
valutazione, oltre a garantire una maggiore autonomia. Il
presidente della Commissione Pino Romano (Pd) ha infine
auspicato che il clima collaborativo sia mantenuto anche in sede
di discussione del provvedimento in Consiglio. Apprezzamento
anche da parte dell'Assessore al Welfare Salvatore Negro per il
lavoro svolto dalla commissione, con il contributo fornito dalle
opposizioni e dalla sottocommissione ristretta che, d'intesa con
la struttura assessorile, ha assemblato in maniera organica il
testo originario con gli emendamenti presentati, assicurando una
buona interlocuzione. "Si tratta di un'organizzazione del lavoro
- ha spiegato Negro - che potrebbe essere mutuata anche per
altre leggi". Anche le opposizioni, con i consiglieri Ignazio
Zullo (Direzione Italia), Nino Marmo (Forza Italia) e Mario
Conca (Movimento 5 Stelle) hanno dato atto del clima
collaborativo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA