Oltre sessanta siti inquinati con
deposito illecito di rifiuti, anche pericolosi, sono stati
censiti sul territorio metropolitano di Bari e racchiusi in una
mappa inoltrata al Ministero della Transizione ecologica, per il
tramite della Prefettura di Bari, "per la segnalazione del
presunto danno ambientale". A farlo è stato il gruppo di lavoro
per la prevenzione dei fenomeni a danno dell'ambiente e della
salute pubblica dell'associazione barese "Gens Nova". I sessanta
siti sono stati individuati sul territorio rurale di Bari e
provincia attraverso una attività di geo-localizzazione di
ciascun sito durata circa un anno, mediante descrizione e
rilievo fotografico, con successivo inoltro anche alle autorità
competenti. La mappa è interattiva e realizzata
sull'applicazione "mymaps", con appositi segnaposti di diversa
colorazione a seconda della tipologia del rifiuto rinvenuto, che
consentono di poter verificare lo stato dell'arte del sito con
successivi aggiornamenti. "Ancora una volta Gens Nova - si legge
in una nota dell'associazione - si porge per una fattiva
collaborazione istituzionale, cercando di tutelare una
'vittima', l'ambiente, di fatto indifeso e degno di tutela. Gli
ecoreati stanno divenendo sempre più una piaga del nostro
territorio, aggredito e violentato da individui senza scrupoli,
che traggono vantaggio e profitto a discapito della salute
pubblica".
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