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Covid: lockdown pazienti psichiatrici raccontato in un corto

Covid: lockdown pazienti psichiatrici raccontato in un corto

Protagonisti utenti Csm nel Barese. 'Storie condomini e balconi'

BARI, 24 novembre 2020, 13:57

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un cortometraggio per raccontare le vite, rese ancora più fragili dal lockdown, degli utenti del Centro di salute mentale di Altamura, Gravina in Puglia e Poggiorsini, in provincia di Bari. Sono loro i protagonisti di "Storie di condomini e di balconi" realizzato con la collaborazione del Centro Diurno "Auxilium" di Altamura e il Centro Diurno "Questa Città" di Gravina in Puglia. Un video racconto, quasi un diario scritto a più mani tra educatori e pazienti e svelato dallo sguardo attento e curioso di una bambina. Fotogrammi di umane fragilità, affacciate alla finestra o incontrate sull'uscio, quelli racchiusi nel cortometraggio. Il lavoro è stato portato avanti dal circolo 'In Luce Stories-Laboratorio Permanente di Narrazione e Fotografia' presso l'ambulatorio del Csm di Gravina in Puglia. Frutto anche della sollecitazione del dottor Domenico Semisa, direttore del dipartimento di Salute Mentale della Asl Bari, il cortometraggio è stato anche un mezzo per cercare di lenire la solitudine e di andare incontro alle inevitabili situazioni di marginalità cui il disagio psichico espone. "Altrettanto importante - spiega Semisa - è la decisione dei Comuni di Altamura e di Gravina in Puglia di abbracciare e sostenere questa iniziativa, per riconoscere a ciascuno dei partecipanti i propri diritti di cittadinanza e di appartenenza alla comunità". Lo short-film è un lavoro complesso, scritto, filmato, recitato e poi cantato, con l'obiettivo di condurre uno studio che mira a valutare l'efficacia terapeutica dell'utilizzo delle tecniche espressive, come la cinematografia.
    "I percorsi laboratoriali con l'utilizzo di tecniche espressive - dice Maurizio Cimino, educatore del Csm e Coordinatore del progetto - vengono spesso impiegati nella riabilitazione psichiatrica al fine di promuovere le risorse residue dell'individuo, favorendo modalità comunicative che fungono da "ponte" per l'espressione e la successiva rielaborazione di vissuti emotivi ed esperienze di vita attraverso il processo creativo e il lavoro di gruppo".
   

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