"Anche il razzismo è una
pandemia": con questo slogan circa 300 persone, prevalentemente
studenti universitari, partecipano al sit-in antirazzista
organizzato a Bari dalla associazione studenti stranieri. In
piazza Umberto, distanziati da segnaposto sull'asfalto, i
manifestanti, tutti con le mascherine, sollevano cartelli di
solidarietà con George Floyd, l'afro-americano morto in America
durante un controllo di Polizia.
"Siamo in questa piazza per la causa nera" dice Afana Bella
Dieudonne dell'Associazione studenti stranieri di Bari. Per otto
minuti, il tempo che Floyd è stato stretto sotto il ginocchio di
un poliziotto, i manifestanti si sono abbassati fino a terra.
"Siamo qui in un sit-in ordinato rispettando le regole dello
Stato - dice - e chiediamo allo Stato di rispettare la vita e la
dignità di chi è nero". Su alcuni cartelli c'è scritto "martiri
di Stato", "20mila morti nel Mediterraneo. Questo è razzismo
sistemico", "Dal Mediterraneo a Minneapolis sott'acqua o sotto
un ginocchio I can't breathe". Alla manifestazione hanno aderito
gli studenti della rete della conoscenza, Link Bari, Uds, Zona
Franka, Cgil e diverse associazioni cittadine.
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