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Crac Divina Provvidenza, condanne

Crac Divina Provvidenza, condanne

Inflitte pene fino a 7 anni di reclusione per 11 imputati

BARI, 29 gennaio 2020, 18:46

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il Tribunale di Trani ha condannato l'ex senatore di Forza Italia Antonio Azzollini ad un anno e 3 mesi di reclusione (pena sospesa) per il reato di concorso in bancarotta semplice per mancata tempestiva richiesta di fallimento, con l'aggravante del danno patrimoniale di rilevante gravità, al termine del processo sul crac da 500 milioni di euro dell'ente ecclesiastico Casa della Divina Provvidenza di Bisceglie, ora in regime di amministrazione straordinaria.
    Azzollini, all'epoca dei fatti presidente della Commissione Bilancio del Senato, è stato assolto dai reati di induzione indebita a dare o promettere utilità e di bancarotta fraudolenta patrimoniale "perché il fatto non sussiste". Come pena accessoria Azzollini è stato dichiarato "inabilitato all'esercizio di una impresa commerciale" per sei mesi e "incapace per la stessa durata ad esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa". Oltre Azzollini, altri dieci imputati sono stati condannati a pene comprese tra i 7 anni e gli 8 mesi di reclusione.

   La condanna più elevata, alla pena di 7 anni di reclusione, è stata inflitta nei confronti di suor Assunta Puzzello, a capo dell'ente Casa di Procura Istituto Ancelle della Divina Provvidenza, ritenuta responsabile del reato di bancarotta fraudolenta e documentale in concorso. La religiosa è stata assolta da altre accuse di bancarotta fraudolenta e impropria e dal reato di associazione per delinquere, come gli allora amministratori e consulenti dell'ente ecclesiastico Antonio Battiante e Dario Rizzi (condannati a 6 anni di reclusione). Anche nei loro confronti è stata disposta l'inabilità all'esercizio di una impresa commerciale e ad esercitare uffici direttivi presso qualsiasi azienda, per la durata di 6 anni e 6 mesi suor Puzzello e 5 anni e 6 mesi gli altri due. Per la bancarotta il Tribunale ha poi condannato gli altri ex direttori generali dell'ente Antonio Albano (5 anni e 6 mesi di reclusione e interdizione per 5 anni) e Giuseppe D'Alessandro (3 anni di reclusione e interdizione per 2 anni e 8 mesi), il consulente Rocco Di Terlizzi (1 anno e 6 mesi di reclusione e interdizione di 1 anno), l'ex presidente del consiglio comunale di Bisceglie Angelo Belsito (1 anno di reclusione e 6 mesi di interdizione), la dipendente della Cdp di Foggia Adrijana Vasiljevic (2 anni e 4 mesi di reclusione e 1 anno e 4 mesi di interdizione) e il commercialista barese Augusto Toscani (2 anni e 6 mesi di reclusione e 1 anno e 6 mesi di interdizione). Condanna anche per l'ex direttore amministrativo della sede di Foggia Lorenzo Lombardi a 8 mesi di reclusione per favoreggiamento personale. Gli imputati - tutti tranne Azzollini, Albano e Lombardi - sono stati inoltre condannati a risarcire in solido tra loro la costituita parte civile Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza, con pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di 500mila euro. Per un dodicesimo imputato, suor Rita Cesa, è stato dichiarato il non doversi procedere perché deceduta.

   

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