Aristofane che narra di una discesa
negli inferi alla ricerca di un poeta che possa consentire alla
città di mantenere il suo teatro, è la frase recitata dal coro
di 30 attori in uno dei 30 flash mob che accompagnano la due
giorni di spettacoli per la riapertura del teatro Piccinni, con
attori e danzatori nella piazza antistante, dopo un restauro
lungo nove anni. "Una città si salva anche attraverso il teatro
e noi lo abbiamo voluto portare anche fuori dalle sue mura" ha
spiegato Licia Lanera che ne ha curato la regia. Riapre così le
sue porte il teatro più antico di Bari. Saranno l'orchestra e il
coro del Petruzzelli a dare il via alla maratona di musica
classica, jazz e spettacoli. Inaugurato nel 1854, il teatro fu
intitolato al musicista barese Niccolò Piccini dopo che la
regina Maria Teresa d'Asburgo, moglie di Ferdinando II di
Borbone re delle Due Sicilie, negò il suo nome. Il restaurato
Piccinni ha 775 posti a sedere. I lavori hanno riguardato il
foyer, la platea, i plachi e il sipario.
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