Alcune centinaia di persone,
sopratutto studenti e attivisti di associazioni cittadine, hanno
partecipato a Taranto alla manifestazione indetta in occasione
del terzo sciopero globale per il clima. Il corteo è partito
dall'Arsenale militare e ha attraversato le vie del centro. Il
movimento spontaneo Fridays for future Taranto, ispirato dalla
giovane svedese Greta Thunberg, parla di "lotta globale che
diventa locale nel capoluogo ionico più che altrove: basti
pensare - sottolinea - che tra qualche anno potremmo essere una
delle città sommerse dall'innalzamento del livello del mare".
"Taranto senza Ilva", "Ci avete rotto i polmoni", "Sto
all'inferno anche da vivo" e "Ci è stato tolto il diritto di
vivere" sono alcuni dei messaggi scritti dai manifestanti sugli
striscioni.
L'acciaieria ArcelorMittal (ex Ilva), sottolineano gli
attivisti del movimento Fridays for future Taranto, "è un
'climate monster', rappresentando il maggiore produttore di Co2
in Italia, come dimostrato dall'ultimo dossier di Peacelink
Taranto: l'Ilva - evidenziano - emette 166 kg di Co2 per ogni
italiano".
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