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Tap: sequestrata documentazione, tre indagati

Tap: sequestrata documentazione, tre indagati

L'operazione è stata fatta dai carabinieri del Noe di Lecce, militari del Noe di Roma e Milano

MELENDUGNO (LECCE), 16 novembre 2018, 12:35

Redazione ANSA

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Foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una corposa documentazione riguardante la realizzazione del gasdotto Tap è stata sequestrata nelle sedi legali e operative di Melendugno, Lecce, Roma, dai Carabinieri del Noe e tre persone risultano indagate. I nomi che sono stati iscritti sul registro degli indagati sono quelli di Clara Risso, legale rappresentante di Tap Italia, Michele Elia, country manager della società e Gabriele Paolo Lanza, project manager di Tap in carica dal 15 marzo scorso. L'ipotesi di reato è scarico abusivo contenente elementi inquinanti.

L'operazione è stata fatta dai carabinieri del Noe di Lecce, miliari del Noe di Roma e Milano, insieme ai colleghi del comando provinciale, che hanno dato esecuzione ad un decreto di perquisizione e sequestro messo dalla Procura di Lecce, a firma del Procuratore Capo Leonardo Leone De Castris e del sostituto procuratore Valeria Farina Valaori, nell'ambito del procedimento penale aperto sulla realizzazione del gasdotto Tap. Il decreto ha riguardato nello specifico la perquisizione delle sedi legali, operative, uffici e cantieri della società "Trans Adrtiatc Pipeline" SPA tra Melendugno, Roma e Lecce, mentre a Villafranca padovana è stata perquisita la sede del laboratorio di analisi SGS Italia S.p.A., il centro di analisi utilizzato dalla multinazionale per le indagini ambientali sui vari cantieri dell'opera.

E' stata sequestrata una corposa documentazione anche su supporto informatico ed in particolare sono stati sequestrati tutti rapporti di prova analisi e altri documenti dal novembre 2017 ad oggi collegati ai campionamenti effettuati sulle acque di falda sottostanti il cantiere Tap in località San Basilio di Melendugno dove dalle indagini condotte dal Noe e da Arpa Puglia era stato riscontrato il superamento della concentrazione della soglia di Comp di contaminazione di alcuni parametri tra i quali il cromo esavalente. 

Sul gasdotto Tap "c'è un'inchiesta della Procura di Lecce che io mi auguro faccia chiarezza. Noi il Tap non l'abbiamo voluto né imposto, ce la siamo trovato, ma sicuramente non daremo agevolazioni" dice il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, commentando l'operazione dei Noe negli uffici Tap. "Quando abbiamo incontrato il sindaco di Melendugno abbiamo promesso, anche grazie e attraverso il premier Conte, che non ci sarebbero stati decreti salva Tap".
   

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