Era in escursione
nel Raganello con i figli di 11 e 12 anni, che si sono salvati
probabilmente grazie al loro papà, Gianfranco Fumarola, il
43enne residente a Cisternino (Brindisi) morto nella piena del
torrente in Calabria. Fumarola era un agente di polizia
penitenziaria in servizio nel carcere di Taranto ed aveva tre
figli maschi. E' morto la notte scorsa in ospedale a causa delle
gravi ferite riportate. La moglie Cinzia, calabrese e insegnante
di scuola primaria, ed il figlioletto di 4 anni dell'uomo
avevano deciso di non partecipare all'escursione nel Raganello.
Assieme a loro c'era una nipote dell'uomo.
"L'ipotesi è che l'uomo, come farebbe ogni padre, prima di
essere trascinato dall'ondata di piena abbia salvato i due figli
che sarebbero stati trovati dai soccorritori attaccati a dei
rami o a delle rocce", spiega il sindaco di Cisternino Luca
Convertini. La famiglia Fumarola vive in via Paolo Borsellino
nella cittadina della Valle d'Itria.
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