"Quanti altri bambini devono
morire affinché l'Ilva possa raggiungere il pareggio di
bilancio?". E' la frase che campeggia sul grande manifesto
funebre di sei metri per tre, fatto affiggere nel quartiere
Tamburi a Taranto da dieci associazioni e singoli cittadini "per
denunciare l'emergenza ambientale e sanitaria". Sarà esposto per
14 giorni consecutivi. Nella parte bassa del manifesto si legge:
"No Ilva. Chiusura, bonifiche, reimpiego dei lavoratori,
riconversione economica". Sono le proposte che sintetizzano il
pensiero di movimenti e associazioni già esplicitato nella
piattaforma 'Piano Taranto'. Con questa iniziativa si vuole
"richiamare il Governo centrale - spiegano i promotori - ad
adottare misure a tutela della vita dei tarantini, con
particolare riferimento ai bambini sotto costante minaccia da
ormai da troppi decenni, e in linea con i dettami della
Costituzione". Altri manifesti analoghi erano stati esposti nei
mesi scorsi. Il primo, ideato dal gruppo dei Genitori tarantini,
riportava la frase: "Anche i bambini di Taranto vogliono
vivere".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA