"Illustrare il piano ambientale e le
sue migliorie doveva e deve rimanere un problema della città di
Taranto, dei lavoratori dell'Ilva e soprattutto del governo, che
deve avere il coraggio di decidere". Così Antonio Talò,
segretario generale provinciale della Uilm di Taranto, in merito
alla convocazione, da parte del ministro Luigi Di Maio, del
vertice sull'Ilva programmato a Roma lunedì prossimo.
"Questa volta credo che il sindaco di Taranto abbia tutte le
ragioni per protestare - commenta Talò -. E' una posizione che
condivido in pieno, in particolare in merito ai soggetti
convocati all'incontro. Cosa c'entrano tutti quei soggetti che,
con Taranto, non hanno niente da spartire?". "Il presidente del
Consiglio Conte e il ministro Di Maio - rileva - si prendano la
responsabilità del loro ruolo, guardando la realtà: ci sono
15mila famiglie, quelle dei lavoratori e c'è un'economia locale
e nazionale che non possono continuare ad aspettare per
conoscere qual è il futuro dello stabilimento siderurgico
ionico. Lunedì aspettiamo di discutere del 'merito' delle
questioni: il merito riguarda l'Ilva e Taranto". "Perciò -
conclude - ritengo un errore l''adunata' di lunedì, seppur nel
rispetto di tutti. Va pur bene l'ascolto e la parola alle
diverse voci, ma adesso è tempo di decisioni e del fare".
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