L'aggravante del femminicidio è stata
contestata oggi nei confronti del 32enne barese Marco Basile,
imputato per l'omicidio volontario della compagna, la 48enne
Donata De Bello, il cui corpo senza vita fu trovato il 13 luglio
2017 nella casa al quartiere Madonnella di Bari dove i due
convivevano. Il corpo, che presentava ferite di arma da taglio,
era chiuso in un armadio nella camera da letto, avvolto in un
cellophane e poi in un tappeto e legato con delle corde.
L'imputato, difeso dagli avvocati Stefano Remine e Massimo
Guarini, è a processo con il rito abbreviato. Stando alle
indagini dei Carabinieri all'origine dell'omicidio ci fu un
litigio tra i due conviventi, culminato con una coltellata alla
giugulare della donna. Il corpo della vittima fu trovato il
giorno dopo la morte, dopo la segnalazione del padre del
ragazzo, tuttora detenuto, che si era insospettito per i
comportamenti del figlio.
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