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Governo: Conte, il 'bambino prodigio' legatissimo a Volturara

Governo: Conte, il 'bambino prodigio' legatissimo a Volturara

I primi anni di vita nel racconto dei compaesani del Foggiano

ROMA, 21 maggio 2018, 23:34

di Giorgiana Cristalli

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Giuseppe Conte in una immagine di quando frequentava la scuola elementare a Candela, in un foto pubblicata sul profilo Facebook del sindaco di Candela, Nicola Gatta - RIPRODUZIONE RISERVATA

Giuseppe Conte in una immagine di quando frequentava la scuola elementare a Candela, in un foto pubblicata sul profilo Facebook del sindaco di Candela, Nicola Gatta - RIPRODUZIONE RISERVATA
Giuseppe Conte in una immagine di quando frequentava la scuola elementare a Candela, in un foto pubblicata sul profilo Facebook del sindaco di Candela, Nicola Gatta - RIPRODUZIONE RISERVATA

"L'ho tenuto in braccio da bambino e se penso a dove è arrivato mi emoziono... Amava lo studio, era un bambino prodigio, intelligente, serio, riservato, sempre garbato, mai esuberante, controllato": Vittoria Macchiarola, per gli amici Vittorina, è entusiasta alla notizia che il nome indicato da Di Maio e Salvini come premier al Quirinale sia quello di Giuseppe Conte, originario come lei di Volturara Appula, in provincia di Foggia.

Maestra, amica e collega della mamma di Conte, Vittorina racconta all'ANSA che la notizia ha ravvivato la vita del paesello del Foggiano che conta solo 467 abitanti. "I Conte sono persone molto riservate, una famiglia stupenda e Giuseppe è preparatissimo, molto stimato qui in paese", racconta la donna, che ricorda che il possibile premier "è nato in casa grazie ad un'ostetrica marchigiana". Quel bambino, ricorda, era, insieme alla sorella, "il fiore all'occhiello di una famiglia veramente perbene".

Il papà di Giuseppe lavorava come segretario comunale "ed era orgoglioso del figlio che studiava volentieri e a scuola prendeva tutti 10". Vittorina parla di "una famiglia modello, di sani principi", persone "molto religiose, riservate e discrete". Nicola Conte e mamma Lillina Roberti, maestra elementare, si sono trasferiti da Volturara con i due bambini, Maria Pia, la grande, e il piccolo Giuseppe, quando il papà ha iniziato a lavorare nel vicino (e più grande) comune di San Giovanni Rotondo. Ma non hanno mai perso il contatto con il paesino di origine. "Ho visto Giuseppe ai funerali della nonna e della zia. Ha ancora parenti che vengono qui ogni fine settimana, anche se vivono a Foggia", racconta.
 
In attesa dell'ufficializzazione del suo nome come presidente del Consiglio incaricato, mentre i giornali erano già pieni di indiscrezioni, la famiglia si è defilata. "Sono andati a Roma a casa di Giuseppe e mi hanno lasciato il numero di telefono per contattarli lì", dice. Anche la sorella di Conte, secondo quanto si apprende dalla Bcc di San Giovanni Rotondo, dove lavora, ha preso alcuni giorni di ferie per andare nella Capitale. Ma nella famiglia Conte nessuno parla perché - spiega l'amica - sono "preoccupati" dell'esposizione mediatica di Giuseppe.

"Non li ho ancora chiamati, ma pochi giorni fa mi hanno confidato che, se da un lato sono orgogliosi, dall'altro sono un po' perplessi. La politica, si sa, ti fa andare sulla bocca di tutti e se Giuseppe ci dovesse rimettere sarebbe un peccato. Hanno paura che la sua carriera si bruci". E si lascia sfuggire che "è vero quello che hanno scritto, lui era del Pd, conosceva la Boschi".

Mentre il paese si va spopolando, in linea con quanto accade spesso nei centri del sud, gli abitanti sperano che, grazie al governo Conte, Volturara possa godere di nuova popolarità. "E' un paesino delizioso, caratterizzato da vicoletti antichi che nulla hanno da invidiare a Spello. C'è una piazzetta bellissima che ricorda Taormina. E' un peccato che qui non venga mai nessuno. Speriamo si ricordi di noi volturaresi", dicono i compaesani per strada.
   
Anche il sindaco di Volturara Appula, Leonardo Russo, che mostra con orgoglio la dichiarazione di nascita fatta dal papà di Giuseppe Conte e la sua casa di origine in largo Bilancia, al civico 7, esulta: "Passava qui le vacanze estive. Molti di noi da ragazzi hanno giocato con lui. Il paese è in fermento, siamo orgogliosi".

Gli fa eco il sindaco di San Giovanni Rotondo Costanzo Cascavilla: "L'Italia in questo momento ha bisogno di persone di questa caratura".

   

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