"Vergogna. Leggo le dichiarazioni
indignate di esponenti nazionali e pugliesi del Partito
democratico sulla 'Giornata dello Schiaffo', indetta dal gruppo
regionale del mio partito in Puglia, e chissà perché in mente mi
risuonano le note di una canzone: "Si sa che la gente dà buoni
consigli se non può più dare il cattivo esempio!". Lo scrive su
Facebook il leader di DiT, Raffaele Fitto, riferendosi
all'interrogazione presentata dai colleghi del Pd
sulla 'Giornata dello schiaffo', promossa nell'ambito della
mobilitazione di sindacati e associazioni dei medici che
si terrà venerdì 10 novembre davanti alla sede del Consiglio
regionale pugliese.
"Proprio così, perché di 'cattivo esempio' alcuni di quei
parlamentari che oggi hanno sottoscritto addirittura
un'interrogazione al ministro Minniti, su un manifesto di chiara
natura ironica, in tutti e cinque gli anni della mia presidenza
alla Regione Puglia non si sono limitati a stampare manifesti,
hanno guidato e incitato i facinorosi contro di me". "Il capo di
gabinetto della Regione Puglia, solerte nel segnalare la
vignetta goliardica al prefetto di Bari, sbaglia - afferma - nel
far riferimento solo all'aggressione da me subita del 2000, lì
ci fu solo uno schiaffo, dovrebbe ricordare, invece, tutti gli
episodi più gravi: dalla sassaiole agli sputi, dai calci alla
volontà di ribaltare l'auto, di cui sono stato vittima, episodi
verificatisi alla presenza di consiglieri regionali e di
parlamentari dell'opposizione di quegli anni che, anziché
indignarsi come oggi, parteciparono irresponsabilmente a quelle
manifestazioni".
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