Un "emissario" di Tap, la società che
sta realizzando il gasdotto che dall'Azerbaijan approderà in
Salento, avrebbe provato a comprare "silenzio e consenso"
offrendo 40mila euro a un'associazione salentina. La notizia è
stata rilanciata dal governatore Michele Emiliano che su Fb
dichiara di provare "ribrezzo per questi metodi". Tap smentisce
"categoricamente di essere coinvolta". A lanciare l'accusa è
stata l'associazione 'Nuove speranze', secondo cui un "emissario
di Tap" le avrebbe assicurato, "facendo leva sul bisogno di
denaro", un finanziamento di 40mila euro "in cambio di
complicità, silenzio e omertà". Tap respinge ogni accusa e
sottolinea di non agire "tramite emissari, ma in modo
trasparente a sostegno delle associazioni no profit" e invita
"chiunque venisse contattato da sedicenti 'emissari' di Tap a
segnalarli" per procedere alla denuncia. Su Fb Emiliano attacca:
"Provo davvero ribrezzo per questi metodi. E non è neppure la
prima volta. Credono che un po' di soldi servano a comprare i
pugliesi".
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